Come nuvole di bambù sull’acqua: il centro visite di Archperience nello Jiangxi
Come nuvole di bambù sull’acqua: il centro visite di Archperience nello Jiangxi
Come nuvole di bambù sull’acqua: il centro visite di Archperience nello Jiangxi
Come nuvole di bambù sull’acqua: il centro visite di Archperience nello Jiangxi
Come nuvole di bambù sull’acqua: il centro visite di Archperience nello Jiangxi
Come nuvole di bambù sull’acqua: il centro visite di Archperience nello Jiangxi
Lo studio di Pechino Archperience Design ha progettato il nuovo centro visitatori del lago White Crane non distante dalla città di Yingtan, nella provincia cinese Jiangxi.
L’intervento è il fulcro di un’iniziativa di sviluppo globale per la zona del lago. La sfida per lo studio guidato da Jin’ang Yang è stata quella di collocare un edificio culturale moderno di ampie dimensioni finalizzato all’incremento del turismo all’interno di un ambiente naturale definito da un’atmosfera tranquilla.
Il progetto ha dovuto rispondere a una moltitudine di requisiti funzionali da soddisfare, bilanciando al contempo la necessità di coesistere elegantemente con il paesaggio di foreste, montagne e specchi d’acqua.
Anziché riprendere lo stile architettonico vernacolare del luogo o enfatizzare eccessivamente i materiali e i metodi di costruzione tradizionali, lo studio ha scelto di realizzare un oggetto architettonico dichiaratamente artificiale, ma con forme e materiali coerenti con le qualità naturali e il carattere e l’atmosfera del sito.
Il centro si trova su una pianura tidale, circondata su tre lati dal lago e con una vasta foresta di bambù a est. Quando il sole sorge al mattino, il lago è avvolto da fitte nuvole e nebbia che si disperdono dolcemente nelle foreste circostanti. Nel bosco a quell’ora del giorno si ha l’impressione di camminare tra alberi e nuvole, in alto nel cielo.
In risposta a questo fenomeno, Jin’ang Yang ha sviluppato per il centro il concept Bamboo Clouds by the Water: un modo per evocare quest’atmosfera fugace e poetica del primo mattino e integrare i quattro elementi del sito – acqua, riva, bambù e nebbia – attraverso l’architettura.
Per ridurre l’impatto sull’ambiente, il planovolumetrico prevede una disposizione decentrata, in modo che la forma complessiva sia divisa in una serie di volumi collegati che ne riducono di fatto la scala percettiva.
Forme arrotondate e curve ammorbidiscono il rapporto con l’ambiente circostante e danno l’impressione di flusso e movimento, invitando i visitatori a passeggiare intorno all’edificio.
Ad alcune porzioni del volume in alluminio e vetro curvo è sovrapposta una pelle esterna in lega metallica che avvolge le singole strutture architettoniche, conferendo all’edificio un senso di fluidità, continuità e integrazione con la natura. Il trattamento superficiale della lega metallica ne garantisce la robustezza e la facilità di manutenzione.
Adottando una lavorazione che combina il controllo digitale dei nodi e un processo manuale di ‘tessitura’ – che presenta un certo grado di casualità – è stato possibile ottenere una qualità degli intrecci che crea il desiderato effetto “nuvola di bambù” immaginato fin dall’inizio.
In facciata è presente anche una serie di tubi curvi in acciaio zincato, distanziati verticalmente a intervalli regolari per garantire la coerenza visiva della facciata continua.
Nella pelle esterna dell’edificio è stato integrato anche un sistema di illuminazione (progettato da Jiangxi Zhongye Landscape Engineering Co) grazie al quale il complesso reticolo esterno si illumina, così che la sera ledificio sembra brillare come una lanterna di bambù che galleggia sul lago.
Nel cortile racchiuso dal volume dell’edificio e da una serie di passaggi sopraelevati, una scala a chiocciola consente ai visitatori di accedere alla piattaforma panoramica del secondo piano e fornisce anche un forte focus visivo per lo spazio complessivo. Gradini circolari concentrici con raggi variabili e il parapetto laterale creano una forma dinamica e complessa.