Morfologia contemporanea per una tradizionale detached house inglese

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A Bristol lo studio di architettura CaSA – Contemporary and Sustainable Architecture ha ristrutturato una proprietà degli anni Sessanta, puntando su soluzioni accessibili e a prova di futuro. Il progetto, denominato Great Brockeridge, è stato recentemente proclamato edificio dell’anno del Royal Institute of British Architects (Riba) South West.

 

Il nome dello studio che ha firmato questa ristrutturazione di una vecchia casa monofamiliare inglese è programmatico: CaSA – Contemporary and Sustainable Architecture, ph. ©Guy Sargent.

 

L’approccio di CaSA per l’ampliamento e la ristrutturazione della proprietà ne ha migliorato l’aspetto, la qualità spaziale, lo spazio abitativo e le prestazioni energetiche dell’edificio.
La sfida principale di questo progetto di ristrutturazione è stata quella di massimizzare i miglioramenti della sostenibilità entro i limiti del budget del cliente.
I risultati – una casa calda, ottimamente ventilata, luminosa, efficiente, senza tempo – sono stati quindi massimizzati mediante correzioni misurate, inerenti la scelta dei materiali e la cura dei dettagli.

 

L’edificio è stato trasformato sia nell’involucro sia negli interni, ottimizzando gli spazi in funzione delle abitudini di vita attuali, ph. ©Guy Sargent.

 

Il lotto stretto, la ripida topografia della strada, la diversa composizione delle proprietà circostanti, l’impianto verde del quartiere hanno dato l’imprinting alla composizione finale, che ha mantenuto il più possibile del volume originale, ora con nuovo rivestimento ventilato e riorganizzato con piccoli ampliamenti. Tra cui lo sviluppo in verticale, grazie al ridisegno della copertura, per il recupero del sottotetto.

 

Il confronto dell’edificio prima e dopo la riqualificazione dal costo contenuto condotta da CaSA.

 

L’intero edificio è stato rivestito con materiali che migliorano sostanzialmente le prestazioni termiche della casa. Ispirandosi ai mattoni blu dello Staffordshire esistenti al piano inferiore – l’unico elemento della facciata che è stato conservato – il tetto e le pareti superiori sono stati rivestiti con tegole di argilla blu Staffordshire e nere per aggiungere rilievo, consistenza e personalità alla facciata.

 

La parte posteriore, con il nuovo tetto a falde, si affaccia sul giardino privato, ph. ©Guy Sargent.

 

L’intervento poco invasivo ha permesso di rivedere la disposizione delle aperture finestrate – ora tutte a triplo vetrocamera, con profili di alluminio – al fine di introdurre più luce naturale all’interno.
Nella parte posteriore, il nuovo tetto a falde è dotato di finestre a raso che lasciano passare una grande quantità di luce zenitale fin negli spazi più interni dell’abitazione: soluzione che ha permesso di ricreare un cuore leggero e luminoso della casa, affacciato sul giardino privato.

L’intero involucro – tetto e pareti – è stato progettato per garantire prestazioni superiori alle normative edilizie vigenti, utilizzando telai in legno altamente isolati costruiti con legname di provenienza Fsc.

 

Sono stati aggiunti alcuni lucernari posizionati per raggiungere gli spazi interni più profondi, ph. ©Guy Sargent.

 

Cuore dell’abitazione è la scala di legno realizzata su misura per collegare i tre livelli, in frassino piallato e betulla rivestita di frassino. Completata da un corrimano in ottone con tasselli di collegamento in ottone che sostengono le balaustre, la scala è stata concepita con l’aiuto della progettazione parametrica e realizzata con la precisione della tecnologia a controllo numerico computerizzato (Cnc).

 

A unire i tre livelli dell’abitazione denominata Great Brockeridge è la scala realizzata con una macchina a controllo numerico, ph. ©Tom Glendinning.

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