CUNEO PREMIATA A FARE PAESAGGIO

Ordine degli Architetti della Provincia di Cuneo con il progetto transfrontaliero “Usage del Territorio” e Comune di Ostana con il progetto di recupero diffuso “Ostana. Ritorno e sviluppo consapevoli” vincono in due dei tre ambiti tematici del Premio Internazionale Fare Paesaggio, istituito dall’Osservatorio del Paesaggio della Provincia autonoma di Trento allo scopo di sostenere la salvaguardia e la gestione del paesaggio alpino in conformità a quanto previsto dalla Convenzione Europea del Paesaggio.

La premiazione domani 8 giugno al Castello del Buonconsiglio di Trento.

Nell’ambito tematico Cultura, Educazione e Partecipazione, l’Ordine degli Architetti della provincia di Cuneo ha vinto con “Usage del territorio”, un progetto di ricerca elaborato in collaborazione con il Conseil d’Architecture, d’Urbanisme et de l’Environnement des Hautes-Alpes (CAUE 05) finalizzato a individuare e diffondere nel territorio italo-francese la sensibilità nei confronti di una strategia di sviluppo sostenibile e valorizzazione ambientale di area vasta, elaborata con il coinvolgimento di professionisti, cittadini e amministrazioni locali.

Un lavoro complesso, che, per la parte italiana, si è articolato dall´area pedemontana dell’altopiano cuneese fino a Costigliole all’imbocco della Val Varaita, per proseguire fino a Chianale.

L’attenzione si è concentrata su quattro elementi fisici del territorio: gli insediamenti lungo la strada principale, i corsi d’acqua, le borgate montane e gli spazi aperti a contorno. L’obiettivo finale è stato quello di offrire ad amministratori, abitanti e tecnici, sia del versante italiano che di quello francese, importanti input di visione e cooperazione, superando le idee di barriere e i confini amministrativi.

«L’aspetto innovativo del progetto è duplice – dichiara Claudio Bonicco, Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Cuneo – da un lato propone l´Ordine degli Architetti come interlocutore istituzionale di riferimento per la definizione di strategie di sviluppo territoriale di area vasta, coinvolgendo liberi professionisti, tecnici delle Amministrazioni locali e popolazione locale. Questo avviene in una fase di riordino istituzionale che interessa il livello intermedio compreso tra la scala comunale e quella regionale. Dall´altro qualifica l’Ordine come un laboratorio di ricerca sul territorio, che utilizza i Fondi Europei per coinvolgere gruppi di giovani architetti in opportunità al tempo stesso formative e professionali, perché mettono la figura dell´architetto e il progetto al centro di un sistema complesso».

Nell’ambito tematico Programmazione Pianificazione e Iniziative Gestionali, il Comune di Ostana – inserito tra i borghi più belli d’Italia – ha vinto un premio con un progetto di recupero diffuso nel lungo periodo che ha favorito la rinascita del borgo cuneese, situato a 1300 metri, dopo che negli anni Ottanta Ostana aveva toccato il minimo storico di appena 5 abitanti stabili in paese. Fondamentale per l’inversione di tendenza è stata la costante sinergia tra pubblico e privato, la riqualificazione edilizia, paesaggistica e culturale del capoluogo e delle sue borgate.

Tra gli interventi realizzati spiccano il recupero della borgata Sant’Antonio, attraverso quattro progetti pubblici e oltre venti interventi di ristrutturazione privata, la creazione di un Centro Benessere e del Bosco Incantato, quella del Rifugio La Galaberna, realizzato con fondi pubblici e dato in gestione a giovani privati, e La Porta del Monviso – Porto Ousitanio, con funzioni di punto informativo, internet point e vendita di prodotti del territorio. Il processo di riqualificazione complessiva ha comportato il ripopolamento del Borgo e lo sviluppo culturale anche attraverso il mantenimento e il ripristino di vecchie tradizioni come il sistema della “ruido”, giornate di lavoro collettivo prestato gratuitamente dagli abitanti del luogo, sulla scia della corvée medioevale.

Una grande soddisfazione per il Sindaco di Ostana Giacomo Lombardo: «Dietro questo premio, ci sono oltre vent’anni di lavoro costante e mirato per scampare al declino generale dei piccoli paesi di montagna, un destino che pareva irrimediabilmente segnato. A Ostana non abbiamo mai sottovalutato il valore della cultura locale: motivo di attrazione turistica ma anche collante sociale della popolazione». Anche la costruzione del paesaggio segue una precisa filosofia: «una volta da queste parti si diceva che le case nascessero dalla terra. L’uso di materiali tradizionali e la ricerca di forme e dimensioni architettoniche in armonia con il paesaggio sono i principi fondamentali che hanno ispirato il recupero di Ostana, dove molto rimane ancora da fare: in tema di paesaggio, i principali obiettivi sono il recupero dell’incolto e il contenimento del bosco d’invasione».

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