Geomerce è il progetto di ricerca presentato durante la scorsa Milano Design Week da Gionata Gatto e Giovanni Innella – entrambi ex studenti della Design Academy Eindhoven – che, basandosi sui recenti progressi scientifici nel campo del fito-rimedio e della fito-estrazione, esplorano un possibile futuro per agricoltura, estrazione mineraria e finanza disegnando uno scenario in cui le decisioni sulle colture vengono prese sulla base dei cambiamenti finanziari e del progresso scientifico.
Attraverso le radici, le piante assorbono anche i metalli presenti nel terreno e alcune specie di vegetali, denominate iper-accumulatori, sono particolarmente efficienti nell’assorbire metalli pesanti come zinco, rame e nichel che vengono poi distribuiti sullo strato fogliare, sullo stelo e in parte sulla zona radicale. Il metallo accumulato può essere successivamente estratto attraverso un processo denominato phyto-mining raccogliendo le foglie delle piante e bruciandole insieme ad altre parti della biomassa vegetale.
Molti dei metalli assorbiti dalle specie iper-accumulatrici sono giornalmente quotati nei mercati internazionali come il London Metal Exchange. Questo dato, insieme ai risultati degli studi condotti dall’Università di Parma e Wageningen, ha posto le basi per immaginare coltivazioni trasformati in vere e proprie riserve di capitali. Grazie alla collaborazione con l’azienda svizzera C-CIT, i designer Gionata Gatto e Giovanni Innella hanno quindi progettato un’installazione in cui il processo di assorbimento dei metalli viene per la prima volta registrato e documentato in tempo reale. Di conseguenza, il valore delle piante nell’installazione varia costantemente in relazione al valore del metallo nel mercato finanziario e alle performance della pianta che lo assorbe.
La mostra è stata organizzata con il sostegno dell’Ambasciata e del Consolato Generale dei Paesi Bassi a Milano.