La politica dei centri commerciali cambia: non più (o almeno non solo) nuove strutture su suoli liberi, ma aree e immobili dismessi da riqualificare.
Questo il filo conduttore del convegno Deep Renovation, organizzato il 20 aprile a Milano dal Consiglio nazionale centri commerciali. Un’occasione di confronto tra i player del mercato immobiliare commerciale che hanno affrontato i temi della riqualificazione radicale delle strutture commerciali esistenti, di sostenibilità, tecniche costruttive e architettura.
Fil rouge dell’incontro il tema della valorizzazione delle strutture dismesse e delle aree in degrado, con l’obiettivo di costruire centri commerciali senza sfruttare nuovo suolo e nel contempo di rivitalizzare l’area in questione dai punti di vista ambientale, sociale ed economico.
Il convegno del Cncc è stato anche l’occasione per presentare alcuni progetti di grande impatto e innovazione come Cordusio 2020, che prevede di trasformare quello che in passato era il cuore finanziario di Milano in una grande piazza commerciale; un progetto di livello internazionale che riqualificherà il centro cittadino all’interno di un processo più generale di valorizzazione del centro storico.
Numerose anche le case history: oltre a Auchan e Ikea ha portato il proprio contributo anche Walltopia, la società bulgara specializzata nel leisure (percorsi salute e pareti indoor da scalare).
Innovativo il progetto Fico (Fabbrica italiana contadina): un esempio di riqualificazione di un’area comunale degradata a Bologna, una sorta di Expo permanente dedicata alle eccellenze dell’agroalimentare italiano.
Non sono mancate le testimonianze e i contributi focalizzati sugli aspetti tecnico-impiantistici volti a ottimizzare il ciclo di vita dello shopping center. Ricco di stimoli il contributo di Luca Tamini, docente di Progettazione urbanistica di strutture commerciali al Politecnico di Milano, che ha affrontato il tema delle ricadute socio-economiche sul territorio degli interventi commerciali.
Massimo Moretti, presidente Cncc e head of retail Beni Stabili Siiq, con Paolo Facchini, presidente e partner di Lombardini22, presentano i vincitori della prima edizione dei Design Awards dei centri commerciali |
Al termine dei lavori sono stati proclamati i vincitori della prima edizione dei Design Awards, il nuovo riconoscimento lanciato da Cncc per premiare i centri commerciali più virtuosi dal punto di vista tecnico, della sostenibilità e della qualità architettonica.
La giuria – composta da alcuni rappresentanti del Cncc e da Esmeralda Cappellini (Cbre), Leonardo Cavalli (One Works), Paolo Facchini (Lombardini22), Massimo Moretti (Cncc e Beni Stabili Siiq), Luca Tamini (Politecnico di Milano), Corrado Vismara (Larry Smith) e Roberto Zoia (Igd Siiq) ha premiato, per la categoria Refurbishment, il Centro dei Borghi di Navacchio (Pisa) e il Centro Arezzo (progetto architettonico piuarch); mentre si sono aggiudicati i Certificate of Merit nella categoria New Shopping Center Scalo Milano City Style a Locate Triulzi (progetto Metrogramma e Cotefa) e Elnòs Shopping di Roncadelle (Bs).
Centro Arezzo, Design Award nella categoria refurbishment, in un render di piuarch |