Nei giorni scorsi a Brescia, promosso dalla società di progettazione DVisionArchitecture con il patrocinio del Comune, della Camera di Commercio e di Ance Brescia, si è tenuto un incontro per riflettere sulle sfide aperte dall’innovazione e dalla digitalizzazione per il mondo delle costruzioni, dal design al cantiere, facendo il punto, con rappresentanti istituzionali, professionisti e imprese, sulle nuove opportunità da cogliere per la costruzione delle città del futuro.
Focus sul distretto bresciano, anche per valutare come le diverse eccellenze possano collaboraree fare sistema.
«Con questo incontro vogliamo avanzare una proposta per agevolare la transizione digitale del nostro settore – ha dichiarato Armando Casella, tra i sei soci fondatori di DVisionArchitecture e amministratore unico della società – Proponiamo di creare un tavolo territoriale per favorire la consapevolezza della committenza sui vantaggi della digitalizzazione e sviluppare un linguaggio comune, grazie al quale tutta la filiera possa adottare standard e codifiche, così da produrre valore aggiunto per tutti gli attori coinvolti.
La descrizione degli edifici attraverso i dati può dare un notevole vantaggio al mondo delle costruzioni, ma ci stiamo muovendo in direzioni autonome, che non sono efficaci. Con l’appuntamento di oggi intendiamo avviare un percorso condiviso a partire dal territorio».
All’incontro partecipava tra gli altri Marco Caffi, direttore GBC Italia (nonché bresciano), che, proprio nella consapevolezza della lentezza dell’evoluzione dei processi in edilizia, ha sottolineato la necessità di azionicapaci di ottenere in un tempo breve significativi impatti positivi nella lotta al riscaldamento globale e per la conservazione delle risorse naturali.
«Un esempio di innovazione in questa direzione – ha ricordato Caffi – si può per esempio riscontrare in un padiglione della fiera di Eindhoven: grazie alla digitalizzazione, tutte le componenti dell’edificio sono state perfettamente catalogate, per il loro assemblaggio e eventuale smontaggio. Nel nostro Paese, GBC Italia ha recentemente avviato una call per far partecipare dei progetti ad un database internazionale; Brescia è stata coinvolta come città follower per identificare quali indicatori possano essere utilizzati dalle pubbliche amministrazioni per capire le policy messe in campo su efficienza energetica, impatto ambientale e rigenerazione urbana».
Pietro Bianchi, direttore tecnico e referente per la parte amministrativa e la direzione lavori e cantiere di DVisionArchitecture, ha sintetizzato i temi della giornata: «l’innovazione, che tocca tutta la filiera delle costruzioni, e la digitalizzazione, che per noi significa condivisione delle informazioni e confronto costante, hanno comeobiettivo quello di proporre soluzioni e proposte per migliorare la qualità del costruito e delle nostre città». Si parte dalla consapevolezza, si fa sistema e si passa dalla visione all’azione.
Il BIM infatti riguarda tutti, non solo gli esperti: «Ognuno di noi produce e gestisce informazioni nel proprio quotidiano – ha detto Marzia Bolpagni, BIM Advisor per MACE Londra – spesso però in modo non efficace perché non standardizzato né accessibile facilmente o condivisibile da tutti gli attori coinvolti. Quello che il BIM e la digitalizzazione ci chiamano a fare è essere più efficienti nel modo in cui produciamo e gestiamo i dati, grazie ad un approccio digitale.
In Italia manca una strategia digitale comune, sebbene vi siano realtà e iniziative eccellenti, che però rimangono isolate, e manca un’adeguata meritocrazia che riconosca il talento al di là dell’età o di altri limiti. Auspico che in un prossimo futuro ci siano maggiore dialogo e volontà per creare un approccio comune come sistema Paese per esportare i servizi che ci caratterizzano, come la digitalizzazione per la sismica o la conservazione per i beni culturali».
Armando Casella, parlando del punto di vista dei progettisti su architettura e digitalizzazione per le città del futuro, si è soffermato su tre concetti chiave: condivisone, controllo e ottimizzazione.
Tra i progetti illustrati, di particolare interesse è la Nuova Scuola Politecnica, uno tra gli interventi più importanti per la città di Genova nei prossimi anni.
DVisionArchitecture, all´interno del Consorzio Progetto DVA, ha ricevuto l’incarico da EuroMilano di sviluppare il progetto urbanistico-edilizio, per il quale è in corso l´iter autorizzativo da parte della Regione Liguria e successivamente il progetto esecutivo per la gara d´appalto.
Render della Nuova Scuola Politecnica di Genova per EuroMilano. DVisionArchitecture, insieme a un team di progettazione, ha ricevuto l’incarico di progettazione integrata con un particolare accento sull’architettura e sulla digitalizzazione. Le attività affidate a DVA sono il coordinamento BIM, l’integrazione delle prestazioni specialistiche, la progettazione urbanistico-edilizia e la progettazione esecutiva. |
Trattandosi di un´opera il cui valore supera i 100 milioni, l´attività comprende, come previsto dal D.M. 560/2017, anche il coordinamento BIM.
«Per spiegare alla filiera quali sono i vantaggi della digitalizzazione – ha commentato Casella – vale la pena riportare alcuni numeri. Secondo il rapporto di Federcostruzioni, il giro d’affari all’anno è di 400 miliardi di euro e si stima che una digitalizzazione matura applicata al settore delle costruzioni porterebbe una diminuzione dei costi del 20%. Oggi qualcuno è partito, qualcuno è in attesa, c’è ancora da fare. Ognuno ha intrapreso un percorso autonomo e solitario. In D_VA lavoriamo da anni con il paradigma digitale, è la ragione di vita della nostra società e in questo contesto vogliamoproporre di iniziare un percorso condiviso con il territorio, lavorare alla definizione di unlinguaggio comune per la digitalizzazione, in attesa di un piano nazionale in materia».
DVisionArchitecture
DVisionArchitecture D__VA è una società di architettura e ingegneria con base a Brescia, formata da professionisti specializzati con competenze diversificate che si completano. Costituita nel 2015, ha iniziato la sua attività coniugando la progettazione architettonica con la digital engineering e lo sviluppo di procedure BIM, settore in cui ha anticipato il mercato facendosi conoscere.
Oggi DVisionArchitecture lavora per clienti nazionali e internazionali su commesse di rilievo, tra cui il progetto per la Scuola Politecnica di Genova per EuroMilano e quello per il polo formativo direzionale H-FARM con l’impresa Carron.
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