Sarà Giulio Iacchetti, il 31 gennaio, a inaugurare l’anno accademico dell’Isia Faenza (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche).
Agli studenti che vogliono diventare designer Iacchetti chiederà di interrogarsi sui propri desideri, perché per capire cosa si vuole progettare, con chi e soprattutto per chi è indispensabile in primo luogo avere un’idea chiara di cosa si desidera. Quella del designer non è e non può essere una formazione puramente occupazionale: i risultati economici, se ci saranno, non potranno che essere il frutto dell’applicazione di una passione che trasforma in progetto ciò che il designer come persona desidera.
Giulio Iacchetti ha sempre dimostrato un profondo interesse verso le connessioni tra artigianato e design, binomio da cui ha preso le mosse la scuola di Faenza, legata alla tradizione ceramica faentina e che quest’anno introduce nella proposta formativa del Biennio e del Triennio il nuovo corso di Design dei prodotti ceramici. Una scuola che – unica tra le università italiane – unisce i laboratori pratici agli insegnamenti di scienza e tecnologia dei materiali e dei processi industriali.
Oltre alla didattica l’Isia Faenza offre agli studenti un sistema consolidato di rapporti e relazioni con tutti i player del sistema design, sia del territorio faentino sia con designer e artisti italiani e internazionali, organizzando workshop, eventi e incontri, come ad esempio il ciclo di conversazioni In Between per riflettere su design, impresa 4.0 e le arti, o il Premio Nazionale delle Arti 2017 – sezione design dal titolo Future is Design, XII edizione, che si è tenuto lo scorso settembre presso l’Istituto faentino e che ha avuto grande successo di critica e di pubblico, con gli eventi collaterali Builders of Tomorrow e il convegno Oltre il confine, dialoghi e contaminazioni per un’estetica e una didattica del design del terzo millennio di cui in primavera verranno pubblicati gli atti.