DOMANI, LA ECO-CASA IN MOSTRA A ROMA

Si chiama Domani. È il progetto, sostenuto tra gli altri da Schüco Italia, che ha vinto il concorso Eco Luoghi 2018. È una casa sostenibile, che si ispira ai principi dell’economia circolare.

Dal 21 settembre scorso e fino al 21 ottobre, l’eco-casa è in mostra al Mattatoio di Roma, all’ex Macro Testaccio, di piazza Orazio Giustiniani. Il progetto porta la firma degli architetti Andrea Rinaldi e Roberta Casarini.

La progettazione per layers è il concetto che ha ispirato i progettisti nello sviluppo di un sistema strutturale che consente di intervenire nelle città mediante addizioni volumetriche che si inseriscono, con discrezione, nel costruito.

Tale sistema è stato concepito come un intervento di recladding, che permette sia l’adeguamento sismico, energetico ed estetico delle preesistenze, sia l’addizione di porzioni immobiliari incrementali che aprono scenari in cui architettura ed economia si incontrano.

Questi nuovi spazi di vita, chiamati appunto Domani, non sono solo case sostenibili, autonome, energeticamente efficienti e adattabili nel tempo e alle necessità, ma sono strumenti di investimento, poiché con la loro vendita è possibile finanziare l’intera opera di adeguamento strutturale e sismico dell’edificio. 

La sezione di Domani, l´eco-casa realizzata anche con il sostegno di Schüco Italia

 

Costruita con tecnologie leggere stratificate a secco, facilmente assemblabili e disassemblabili, l’eco-casa è un’architettura semplice, pensata per evolvere in funzione dei flussi di aria, acqua, luce, suono, energia, materie prime e persone.

Lo spazio abitativo è articolato in moduli di 1,80 per 4,50 metri, costruiti interamente in fabbrica e montati tra loro in cantiere con collegamenti magnetici.

La modularità consente variazioni di forma e taglia (S, M, L, XL) per adattarsi a luoghi e necessità, mentre l’altezza ridotta di 2,40 metri è stata studiata per incrementare la densità urbana (a confronto con le abitazioni standard, infatti, il sistema permette di ricavare un’unità abitativa in più ogni dieci piani).

La pianta di Domani; il progetto è di Andrea Rinaldi e Roberta Casarini

 

I singoli moduli, una volta assemblati tra loro, restituiscono uno spazio abitabile dalle volumetrie morbide e continue interrotto da un patio verde, elemento inscindibile che rende omaggio a uno stile di vita in equilibrio con la terra.

Due grandi vetrate Schüco a elevata efficienza energetica delimitano e illuminano la zona chiusa, realizzata come un ambiente unitario rivestito in legno di larice che sfrutta arredi e attrezzature per la suddivisione spaziale.

Il lungo piano bianco che attraversa longitudinalmente lo spazio assolve la funzione di tavolo, piano cottura, lavello e scrivania, definendo le diverse aree funzionali. Il bagno è stato progettato come un vano in vetro rivestito di specchi, mentre l’armadio è un insieme di appendiabiti distribuiti nello spazio.

Un interno dell´eco-casa

 

All’interno di Domani non esistono prese o interruttori fissi: binari elettrificati permettono una gestione portatile della corrente elettrica, consentendo lo spostamento di prese e interruttori nel punto in cui se ne ha bisogno. L’accesso avviene senza chiavi attraverso la tecnologia Schüco BlueCon, che permette di aprire la porta d’ingresso semplicemente avvicinando il proprio smartphone. Il sistema riconosce tramite collegamento bluetooth il telefono, sbloccando la serratura motorizzata non appena l’utente entra nel raggio di rilevamento.

Uno specifico modulo contiene infine tutti gli impianti della casa: sanitari, idrici e di scarico.

L’involucro stratificato dell’eco-casa, appoggiato sulla struttura di consolidamento statico dell’edificio sottostante, è realizzato con tecnologie in acciaio steel frames rivestite da una facciata ventilata bianca in lastre Krion® termo-curvate. Caratterizzate da riflessione solare, resistenza ai raggi Uv e proprietà antibatteriche, le lastre sono riutilizzabili al momento della loro dismissione e le proprietà fotocatalitiche consentono di purificare l’aria che mille persone respirano in un anno. 

La coibentazione esterna dell’abitazione è realizzata con pannelli di poliestere di 120 millimetri di spessore, ottenuti dalla riconversione dei rifiuti plastici; quella interna è realizzata con isolanti sottili termo riflettenti. 

Una doppia lastra di Aquapanel® di capacità termica, accoppiata alla sottile superficie in legno di larice che riveste gli interni, dà forma a una massa termoregolatrice efficace per l’accumulo interno.

Vetrate di grandi dimensioni con profili in alluminio Schüco e monoblocchi con un sistema integrato di ventilazione meccanica controllata, costituiscono le parti trasparenti dell’involucro. 

Il comportamento climatico invernale dell’unità abitativa è garantito dalla coibentazione dell’involucro (12 kW/mqa), ottimizzato dal comportamento termoregolatore della massa interna diffusa e dal sistema di riscaldamento a pannelli infrarossi integrato. Il comportamento climatico estivo lavora sulla riflessione del calore dell’involucro bianco in Krion®, sulla schermatura delle vetrate con tende solari esterne, sul comportamento di accumulo della massa interna e sulla ventilazione naturale notturna, sostituita all’occorrenza dal funzionamento in free-cooling della Vmc.

Gli strati di cui è composto l’involucro di Domani sono progettati per avere differente durata nel tempo (la struttura è l’elemento più longevo, l’arredamento quello più temporaneo) e ognuno, al termine del proprio ciclo di vita, potrà essere riconvertito o riutilizzato.

«Per chi si occupa di innovazione e progettazione nell’ambito dell’involucro edilizio – commenta Roberto Brovazzo, direttore generale di Schüco Italia – è un dovere indagare l’evoluzione degli stili di vita, la conseguente trasformazione degli spazi abitativi e tutte le possibili interpretazioni dal punto di vista costruttivo e architettonico. Negli ultimi anni Schüco Italia si è concentrata sul mercato residenziale, approfondendo in particolar modo le tematiche del recupero e della riqualificazione: in un territorio come il nostro, infatti, con un enorme parco immobiliare esteticamente superato, energivoro e poco sicuro, la riqualificazione estetica ed energetica come l’adeguamento sismico sono una necessità, nonché una grande opportunità per ridisegnare il tessuto urbano e sociale. La partecipazione al progetto Domani ci ha permesso di approfondire ed esplorare aspetti rivoluzionari della rigenerazione architettonica, come la progettazione per strati, l’addizione volumetrica, il recladding e la tematica del recupero dei materiali come presupposto di efficienza. Un enorme bagaglio esperienziale da cui attingere per meglio comprendere e interpretare le esigenze abitative delle generazioni future, anticipandone richieste e necessità».

Il concorso e il premio di Eco Luoghi 2017/2018 è promosso dal ministero dell’Ambiente, dall’associazione Mecenate90 e da Unioncamere, in collaborazione con il dipartimento di Architettura di Roma 3, il Consiglio nazionale degli Ingegneri e con il sostegno di FederlegnoArredo.

Le aziende che hanno collaborato al progetto, compresa Schüco Italia, potranno fregiarsi del bollino di Eco Luoghi del ministero dell’Ambiente.

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