Una persona su tre è solita lavorare anche da casa. Lo sostiene Doxa, la società di ricerche di mercato che in occasione della presentazione di Homi 2018, lancia l’Osservatorio permanente sugli stili di vita abitativi degli italiani. Nella sua indagine, l´istituto milanese anticipa alcune tendenze destinate a rivoluzionare la vita e le case degli italiani, a cominciare dalla fruizione stessa dell’abitazione, sempre più polifunzionale e tesa a interpretare al meglio le esigenze molteplici e differenziate di tutti i membri della famiglia.
Siano di fronte a un fenomeno nuovo, quello della casa a ciclo continuo, che affianca alla funzione classica di cura e riposo quella produttiva e lavorativa sempre più diffusa tra tutte le classi d’età.
“Oggi, le nostre case sono sempre più vissute e presidiate durante l’intero arco della giornata – afferma Paola Caniglia, retail & crowdsourcing head of department di Doxa -. Anche da una percentuale crescente di popolazione attiva. E la tendenza è in forte crescita”.
La casa, si sa, è sempre stato il bene rifugio per eccellenza e lo è ancora. É per questo motivo che Doxa ha creato l’Osservatorio permanente, con l´obiettivo di entrare nelle case degli italiani per capire come le vivono.
I primi risultati dell’Osservatorio, frutto di seimila interviste, verranno presentati in occasione di Homi, il Salone degli stili di vita in programma dal 26 al 29 gennaio 2018 in Fiera a Milano.
In quell´occasione si parlerà della casa a ciclo continuo, vale a dire della tendenza in corso secondo cui un terzo degli italiani svolge, con cadenza regolare o giornaliera, un’attività lavorativa nella propria casa.
“Si tratta per lo più di persone che utilizzano il pc portatile per lavorare in vari ambienti, spostandosi a seconda della fascia oraria e delle esigenze degli altri componenti del nucleo familiare – conclude Caniglia -. Innescando così una serie di conseguenze a cascata sia nell’organizzazione degli spazi abitativi sia nella scelta degli arredi stessi della casa”.