Prima Mantova, poi, nell´ordine, Trento, Bolzano, Parma e Pordenone. Sono queste le prime cinque città capoluogo che guidano la classifica delle migliori performance di Ecosistema Urbano 2017, il rapporto (pdf) che Legambiente e Ambiente Italia stilano ormai da ventiquattro anni.
Il rapporto, che utilizza differenti indicatori ambientali (dalla raccolta differenziata alla depurazione delle acque reflue, dalle perdite di acqua potabile della rete idrica al numero di alberi presenti, dai chilometri di piste ciclabili alle polveri sottili), è un osservatorio attraverso il quale è possibile cogliere l´innovazione che nelle città italiane si registra e che aiuta a capire in quali capoluoghi si è avuto un cambio di passo coraggioso.
Mantova, ad esempio, è un caso virtuoso a scala nazionale per quanto riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, che ha raggiunto l´80%, mentre a Pordenone città le perdite di acqua potabile in rete sono addirittura al di sotto del valore fisiologico (15%). Per quanto riguarda i capoluoghi più alberati troviamo ancora Mantova (32 alberi ogni 100 abitanti) e Pordenone (29), che sono le top di questa speciale classifica del verde in città.
Bolzano e Mantova sono i centri urbani con la più estesa dotazione di piste ciclabili, mentre a Belluno e a Bolzano l´aria che si respira è migliore di altri capoluoghi per quanto concerne la presenza di polveri sottili.
Questa capacità di alcuni capoluoghi di proiettarsi verso un nuovo modello urbano, più sano, vivibile, efficiente, moderno e accessibile, non riguarda solo le medie e piccole città del Nord Italia, ma coinvolge anche i grandi centri urbani, come Milano, che negli ultimi anni, dal fondo della classifica, è arrivata alla 31a posizione, grazie a scelte coraggiose come l´istituzione dell´Area C, lo sviluppo del car sharing, il potenziamento del trasporto pubblico.
O come Bologna grazie allo sviluppo del fotovoltaico sui tetti delle scuole e degli uffici pubblici, con dati che, in valori assoluti, non hanno pari in Italia.
Tra i casi degni di nota, quello di Cosenza, che in cinque anni ha portato la raccolta differenziata dal 21 al 53%, e Pesaro, dove l´attuazione del progetto di Bicipolitana, una pista ciclabile composta di numerose linee, ha portato il numero di utenti delle due ruote a cifre simili a quelle dei paesi del Nord Europa.
Infine, la dotazione di alberi: a quattro anni di distanza dall´approvazione delle legge nazionale numero 10 del 2013 sulle Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani (pdf) soltanto il 62% dei capoluoghi è stato in grado di fornire un bilancio di alberi esistenti in aree di proprietà pubblica. Nonostante questa scarsa attenzione al tema, le prime sei città di questa speciale classifica – Bologna, Mantova, Rimini, Arezzo, Modena e Brescia – presentano una dotazione media di 30 alberi ogni 100 abitanti.