A REbuild (Riva del Garda, 29-30 maggio) l´edilizia si interroga sul proprio futuro e guarda con interesse a nuovi modelli produttivi frutto dell´ibridazione di edilizia, manifattura, digitalizzazione ed evoluzione culturale. È l´ edilizia 4.0 la chiave – secondo Rebuild – che può far ripartire il settore.
Ne sono convinti anche i costruttori di Ance Veneto, che con il suo presidente Giovanni Salmistrari ricorda che «nonostante la crisi del settore si sia fermata, il Nord Est vive una situazione di stasi in cui il mercato ancora non decolla. Una situazione di immobilità che ha bisogno di un intervento pubblico intelligente e calibrato, per rilanciare le costruzioni e aprire nuove forme di mercato».
Ancor oggi, a tenere in piedi il settore nel Nord Est del Paese sono i piccoli interventi di ristrutturazione e di riqualificazione supportati dai bonus statali.
È dello stesso avviso il presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Agostino Bonomo.
«L´edilizia stenta a ripartire, nonostante alcuni provvedimenti di legge che hanno indicato la strada del futuro: mi riferisco alla legge sul risparmio del suolo, varata dalla regione Veneto, e la legge sul riordino del Regolamento edilizio-tipo per il Veneto, che facilita l’accesso alle pratiche burocratiche necessarie all’avvio dei lavori. Oggi disponiamo di mezzi e metodi che permettono di intervenire sugli immobili restituendo il valore che avevano originariamente – ha sottolineato Bonomo. Studi recenti dimostrano che investire il proprio risparmio nella riqualificazione dell’immobile di proprietà, in un momento in cui l’Euribor tende allo zero, è molto più efficace dal punto di vista del ritorno economico rispetto ad altre forme di investimento. Si calcola che in cinque anni ci sia un ritorno del 10%».
L’edilizia 4.0 e l’esperienza olandese di Energiesprong possono essere una risposta alle nuove esigenze del mercato. Si tratta di nuovi modi di edificare e di intervenire sul costruito che permettono di ridurre tempi, costi, sprechi ed errori.
«Dobbiamo declinare il futuro nel nostro presente – afferma il presidente di Rebuild Thomas Miorin – I moderni metodi di costruzione, caratterizzati da industrializzazione, che garantisce il rispetto dei tempi e dei budget, digitalizzazione, che riduce lo scarto quasi a zero, e decarbonizzazione, per rispettare gli obiettivi al 2050 dell’Unione Europea sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, possono rappresentare un vantaggio competitivo per l’edilizia di un territorio caratterizzato da una forte competenza manifatturiera, come appunto è il Nord Est».