EYES OF THE CITY ALLA BIENNALE DI SHENZHEN

La sezione ‘Eyes of the City’ dell’ottava edizione della Biennale di Urbanistica/Architettura di Shenzhen e Hong Kong, curata da Carlo Ratti con il Politecnico di Torino e i docenti della Scut (South China University of Technology), si propone di avviare una discussione critica sull’impatto delle nuove tecnologie sulla città.

Inaugurata ieri in uno spazio di 5.000 mq nella stazione ferroviaria dell’alta velocità di Futian, delimitato da un’allestimento infografico retroilluminato lungo un chilometro sviluppato da Paolo Ciuccarelli, docente della Northwestern University, l’esposizione rimarrà aperta fino all’8 marzo 2020.

la stazione di Futian (ph ©UABB)

 

Dall’Intelligenza Artificiale alla programmazione del progetto, dalla mobilità autonoma al riconoscimento facciale Eyes of the City espone più di 60 progetti – sviluppati da studi di architettura affermati e emergenti e da gruppi di ricerca – interamente prodotti a Shenzhen, i cui disegni e abstract sono scaricabili online in modalità open-source.

Molti lavori adottano proprio le nuove tecnologie come elemento portante, come gli infopoint di Mvrdv che funzionano con il riconoscimento facciale (ma una ‘patch’ fisica disegnata dalla Cooper Union permette ai visitatori di rifiutare tale modalità d’uso).

«A differenza del passato, oggi una Biennale di architettura non può essere una mera rassegna di progetti ma deve trasformarsi in un luogo di dibattito sui temi importanti della società», afferma il curatore Carlo Ratti, fondatore di Carlo Ratti Associati e direttore del Senseable City Lab del Mit. 

«Eyes of the City esplora l’influenza cruciale – già oggi e ancora più domani – della tecnologia sulle nostre vite quotidiane – aggiunge Michele Bonino, docente del Politecnico di TorinoCittà tecnologicamente evolute possono migliorare la qualità della vita ma possono anche trasformarsi in realtà distopiche. L’antidoto è una discussione internazionale aperta e lo scambio di conoscenze. Questa è la prima Biennale di Shenzhen con una forte presenza accademica e il nostro obiettivo è di creare una piattaforma aperta di dibattito».

City and the sky above, installazione di Mvrdv e Airbus a Eyes on the City (ph. ©UABB)

 

Organizzata in otto sezioni, ciascuna delle quali approfondisce un diverso aspetto dello scenario che l’acquisita capacità di strade e edifici di “vedere” propone, comprende, tra gli altri, Storm-speed City di Future Firm (Chicago), Urban Witness: The transformation of Shekou Fishing Port di Intact Studio (Shenzhen); Dalang Fever 3.0: How Data Can Empower A Migrant Society, progetto di ricerca dell’Het Nieuwe Instituut di Rotterdam; Crowdfunding Commons di If/ThenPalimpsest Shenzhen di Low-Rez+Wee Studio; Nomadic Wood (Looking) di Philip F. Yuan; AI-chitect di Future Architecture Lab (FALab); Urban Skin di Deng Huishu, Zhang Li e Marta Mancini; Re-Coding Post-war Syria di Reparametrize Studio – Digital Architects; Monarch Sanctuary Bioinformatics di Terreform OneThe Urban (Un)Seen di Zerza; Camouflage Choreography di Liam Young; Looking for Brunelleschi di Yung-Ho Chang.

Una sezione di Eyes of the City indaga il futuro della mobilità, con un ampio focus sui cambiamenti delle infrastrutture indotti dalle nuove tecnologie come la guida autonoma. 

Mobility landscape presenta progetti di Airbus e Mvrdv, Dominique Perrault Architecture, Kaan Architecten, Kpf, Mobility in Chain, Motoelastico, l’Università di Tecnologia di Sydney e l’Harbin Institute of Technology, Warehouse of Architecture and Research+Paolo Santi.

Sul sito ufficiale della Biennale di Shenzhen l’elenco completo delle installazioni di Eyes of the City.

ph ©UABB

 

 

EYES OF THE CITY CREDITS

 

Eyes of the City Section

Chief Curator: Carlo Ratti

 

Academic Curator: Politecnico di Torino – Michele Bonino 博明凯; South China University of Technology (SCUT) – Sun Yimin (South China-Torino Lab)

Executive Curators: Daniele Belleri (CRA-Carlo Ratti Associati); Edoardo Bruno (Politecnico di Torino); Xu Haohao (SCUT)

Head Curator of Editorial and Events: Valeria Federighi 

Head Curator of Exhibition and Graphic Design: Claudia Mainardi 

Head Curator of Exhibition and On-site Coordination: Monica Naso

Assistant Curators: Erika Bettega, Camilla Forina, Xingxin He, Jiachen Lin, Xian Lu

 

DESIGN 

The exhibition venue inside the Futian station was designed by CRA-Carlo Ratti Associatiand Politecnico di Torino

Creative Consultancy: Italo Rota

Exhibition Venue Design: Andrea Cassi (Head of design) with James Schrader, Alberto Benetti, Niccolò Centrone, Pietro Franceschini, Serena Giardina, Rui Guan, Stephanie Lee, Federico Riches, Ina Sefgjini, Alessandro Servalli, Chenyu Xu

Graphic Design and Wayfinding system: Mieke Gerritzen with Luigi Savio

Renderings by: Gary di Silvio, Matteo Migliaccio, Pasquale Milieri, Gianluca Zimbardi

Executive Design Jiang & Associates Design (J&A)

 

PRODUCTION & CONSTRUCTION  

Exhibition Production Manager: Freddy Curiél (Lapis Bureau)

Venue Project Manager: Liu Si

Exhibition Production Assistants Chang Lan, Wang Yitong, Zhang Yunqian,

Venue Development Silkroad Vision Technology Co. Ltd

Facial Recognition Platform: Turingviz Technology Co. Ltd.

LED Screen System: Hisense TV

Curator of GBA Academy: Adalberto Del Bo, Marco Bovati with Florencia Andreola, Maria Vittoria Cardinale, Davide Castoro, Lorenzo Ceccon, Daniele Villa

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