“Gio Ponti. Nuvole sono immagini” è il titolo dell’evento organizzato dal dipartimento di Architettura e design dell’università di Genova, dalla Fondazione Teatro Carlo Felice e dalla Fondazione dell’Ordine degli architetti della provincia di Genova. Ed è anche il titolo della lectio magistralis che Fulvio Irace alle 17,30 del 4 ottobre terrà al Carlo Felice.
L’evento si inserisce nel ciclo di incontri “5 maestri dell’architettura italiana del ‘900”, curato dal dipartimento di Architettura e design/Benvenuto Lectures e dalla Fondazione dell’Ordine. Il ciclo di conferenze mette a confronto figure importanti della critica e della storia dell’architettura con altrettanti architetti e autori, considerati fra i Maestri del ‘900.
Come avvenuto lo scorso febbraio con la conferenza di Paolo Portoghesi sulla figura di Aldo Rossi, anche per Ponti il Carlo Felice apre la Sala grande al pubblico: un appuntamento culturale rivolto ai genovesi, non solo agli addetti ai lavori.
Ad arricchire la conoscenza dell’architetto-designer milanese verrà proiettato il film documentario Amare Gio Ponti, curato da Francesca Molteni, in collaborazione con Gio Ponti Archives. Il filmato, della durata di 35 minuti, sarà introdotto dalla stessa curatrice e da Salvatore Licitra, curatore dell’archivio.
Ritratto dell’uomo e dell’architetto, il film racconta le ragioni della nuova fortuna che l’ha visto, negli ultimi anni, riscoperto e riproposto. Basato sulla ricerca di materiali storici, raccoglie le testimonianze degli eredi e una serie di interviste a architetti, designer e cultori dell’architettura: Vittorio Gregotti, Fulvio Irace, Enzo Mari, Giovanna e Maria Grazia Mazzocchi, Sandro Mendini, Benedikt Taschen, Nanda Vigo e Bob Wilson.
L’iniziativa del 4 ottobre, curata da Carmen Andriani e Benedetto Besio, è patrocinata da Gio Ponti Archives e Molteni Museum; sponsor dell’evento è Molinari Arredamenti.
Irace, nel testo che accompagna l’invito alla conferenza, presenta così l’iniziativa genovese.
«Nuvole sono immagini, il titolo della conferenza, è anche un libretto uscito nel Natale del 1967 per le Edizioni del Pesced’Oro ad opera di Gio Ponti, quando era recente la costruzione del grattacielo Pirelli. Sessantasei pagine bianche, illustrate soltanto dadisegni a penna e inchiostro raffiguranti una serie di nuvole, accompagnate da didascalie che suonano quasi come aforismi. L’opera èemblematica della forza espressiva che Ponti riversa nella combinazione di parole e immagini. L’immagine, soprattutto, racchiude in séun’intera strategia comunicativa, che con Ponti diventa uno dei principali strumenti per condividere l’architettura col pubblico dei nonarchitetti…».
Nel foyer del teatro saranno in mostra alcuni degli oggetti d’arredamento di Ponti, prodotti da Molteni&C. e messi a disposizione da Molinari Arredamenti.