Riparte a Librino (CT) il workshop Giochi di strada organizzato nell’ambito del piano di progettazione partecipata Buone Azioni per Librino, realizzato dagli architetti Roberta Pastore e Roberto Corbìa del team G124 di Renzo Piano con il coordinamento di Mario Cucinella.
Venti giovani architetti, ingegneri, designer e fotografi provenienti da tutta Italia sono tornati nella periferia catanese per procedere alla realizzazione, in soli quattro giorni, di un’area gioco nel Campo San Teodoro che sarà messa a disposizione dei giovani atleti dei Briganti Rugby e degli alunni dell’IC Vitaliano Brancati. Il workshop è realizzato con il sostegno del designer Giorgio Laboratore e dell’Accademia Alabir di Sant’Agata Li Battiati (CT) difetta da Lucia Giuliano.
Grande l’entusiasmo espresso dai protagonisti coinvolti nel piano di riqualificazione che ha portato a risultati concreti in appena un anno di presenza sul territorio: Renzo Piano si è sicuramente dimostrato molto soddisfatto di quello che siamo riusciti a fare a Librino, ha dichiarato l’urbanista Roberto Corbìa selezionato nel team di G124 dal senatore a vita. È importante si capisca l’importanza del piccolo intervento. L’obiettivo oggi è progettare in comune consenso, interpretando i bisogni della cittadinanza, più che lasciare l’impronta dell’architetto sul territorio. Serve un’inversione di tendenza delle politiche urbanistiche che Piano stesso sta già sostenendo. Insieme a lui il Governo, che ha dichiarato di voler stanziare 200mln di euro per la riqualificazione delle periferie. Sono molto contento di aver scelto Catania per questo lavoro di sperimentazione.
Il ruolo di coordinatore in quest’ultima fase è stato confermato al designer Giorgio Laboratore: l’idea dell’area di gioco è nata a cena, per caso, insieme alla direttrice dell’Accademia Abadir Lucia Giuliano. Con questa idea rivendichiamo il diritto al gioco dei ragazzi, al gioco praticato all’aperto, non solo al gioco ludico, ma anche a quello istruttivo. Tra i progetti è prevista la creazione di una meridiana per la cui realizzazione è servito quasi uno studio scientifico, oltre che giochi antichi come “la nucidda” rivisitati in chiave moderna. Siamo soddisfatti del lavoro svolto sinora, una piccola idea fantastica nata insieme a Roberto e Roberta.