Il primo luglio a Mannheim, con la pronuncia della tradizionale formula tedesca (in Italia si posa la bandiera) dalla terrazza dell’ultimo piano si è svolta la cerimonia del completamento della copertura del nuovo Kunsthalle Mannheim Museum, progettato da gmp Architects che nel 2012 avevano vinto un concorso internazionale.
Il nuovo edificio di Friedrichsplatz, attualmente il più vasto museo tedesco, si ricollega con l’edificio art nouveau storico ed è stato progettato come una città nella città. Spazi espositivi e funzioni di supporto sono ospitati in corpi singoli, collegati tra loro da gallerie, terrazze e ponti cui si accede da un atrio centrale. Corpi e percorsi, ricompresi in un unico involucro e separati tra loro anche da spazi “aperti” ricreano la varietà dello spazio urbano, con le sue strade, architetture e punti di vista sempre diversi. Slarghi che ricordano le vie-piazze di Mannheim facilitano l’orientamento nei visitatori.
Vista della hall centrale dalla galleria (©gmp) |
Come per l’edificio originario, anche il nuovo corpo contribuisce significativamente al paesaggio cittadino con un prospetto importante nel lato che si affaccia sul parco della piazza. Da qui i visitatori accedono al vasto atrio centrale a tripla altezza (700 mq) caratterizzato da un’ampia copertura vetrata. L’atrio è altresì punto di riferimento per l’orientamento e punto di partenza per la visita di esposizioni temporanee che si sviluppano lungo un percorso circolare su tre livelli, due dei quali collegati all’edificio esistente. Il progetto espositivo comprende sia ampi ambienti con soffitti retroilluminati sia cubi più piccoli illuminati lateralmente, e un’ampia terrazza concepita principalmente per l’importante collezione di sculture del museo. Al terzo livello si trova anche un roof garden da cui si possono godere viste della Friederichsplatz.
In totale, saranno 13 le gallerie, di superficie compresa tra 250 e 450 mq, dedicate all’arte, tra cui la sala permanente dedicata al dipinto di Manet L’esecuzione dell’Imperatore Massimiliano, 1868-69.
Planimetria (©gmp) |
Il collegamento tra il nuovo e l’edificio storico nella sezione A-A´ (©gmp) |
La forma esterna dell’edificio è definita da facciate rivestite in rete metallica trasparente o semi-trasparente con un rivestimento color bronzo, in rispettoso dialogo con le facciate in arenaria dei vicini edifici. Variazioni nelle maglie della rete metallica creano differenti gradi di trasparenza, preservando così l’unitarietà dell’insieme e permettendo al contempo di percepire in gradi diversi secondo le ore del giorno i singoli volumi interni. Una città dell’arte che proprio come una vera città fornisce il contesto ordinatore attraverso il quale ogni singolo edificio riesce ad esprimere se stesso attraverso la propria architettura.
prospettiva nord-ovest (©render gmp) |
- Committente Stiftung Kunsthalle Mannheim
- Progetto Meinhard von Gerkan e Nikolaus Goetze con Volkmar Sievers
- Concorso, project leader Di Miao
- Concorso, design team Ulrich Rösler, Mira Schmidt, Steffen Lepiorz, Liselotte Knall, Kai Siebke, Frederik Heisel
- 3D e render Markus Carlsen, Tom Schülke, Jens Schuster, Christoph Pyka,
- Kenneth Wong
- Realizzazione, project leader Liselotte Knall, Kerstin Steinfatt
- Realizzazione, design team Anna Falkenbach, Ulrich Rösler, Raimund Kinski, Amra Sternberg, Viktoria Wagner, Hanna Diers, Michèle Watenphul
- DL Dipl.-Ing. Hanno Diehl
- GLA 15.835 mq
- Budget complessivo (inclusi allestimenti interni e arredi) euro 68,3 milioni
- Consegna prevista dicembre 2017
Il capocantiere Reiner Pfeffer sulla terrazza art-education del nuovo edificio (foto ©Kunsthalle Mannheim/Daniel Lukac, 2016) |