Green Table, in ottobre parte il forum design/impresa per difendere il pianeta

Un tavolo verde per evitare l’azzardo sul futuro del pianeta. È Green Table, il Forum Internazionale su architettura e design per il futuro che dal 20 al 23 ottobre a Perugia chiamerà a raccolta personalità di primo piano del mondo della cultura del progetto, della scienza, della filosofia e dell’economia per dialogare attorno al ruolo del design nella ricerca di una relazione armonica tra genere umano e mondo naturale.

Nomi illustri della progettazione come Michele De Lucchi, Patricia Urquiola, Stefano Boeri, Benedetta Tagliabue, Cino Zucchi, Aldo Cibic, Walter De Silva, Matteo Thun, Daria De Seta, Dante Oscar Benini, Alessandro Melis, Guendalina Salimei, Alessandra Battisti, Ico Migliore, Mara Servetto, Monica Alejandra Mellace, Filippo Lodi, Massimo Pica Ciamarra, Luca Zevi, scienziati quali Stefano Mancuso e Cinzia Chiriacò, i filosofi Maurizio Ferraris e Aldo Colonetti.

Promosso da Fondazione Giordano e Media Eventi in partnership con l’Istituto Nazionale di Architettura e l’Associazione per il Disegno Industriale, il forum avrà forma permanente, fisica e digitale, con l’obiettivo di promuovere idee, progetti e soluzioni concrete per rispondere alle grandi sfide della difesa del pianeta e del benessere delle comunità.

Green Table è anche un oggetto fisico. Disegnato da Michele De Lucchi, è pensato per poter viaggiare. Al centro è collocata una videocamera che effettua riprese stereoscopiche a 360 gradi, offrendo un punto di vista inaspettato.

«Green Table nasce dalla volontà di re-agire a processi di cambiamento che interessano l’ambiente, l’economia e la società che erano già in atto e che la pandemia ha bruscamente accelerato, segnando un confine tra epoche.
Ci troviamo davanti a una crisi sanitaria, economica e sociale i cui effetti obbligano chi si occupa di cultura del progetto ad assumersi una chiara responsabilità nel contribuire al suo governo, rispondendo in maniera etica ai nuovi bisogni anche alla luce del crescere delle disuguaglianze – 
così Andrea Margaritelli, presidente di Fondazione Guglielmo Giordano e di In/Arch e co-ideatore insieme a Carlo Timio dell’iniziativa, che prosegue – Riportare al centro di una visione di sviluppo “integrale” le persone e la qualità della vita, lo spazio pubblico, il rapporto con l’ambiente, la prossimità dei servizi, la mobilità e l’interconnessione, fisica e digitale è un atto necessario per restituire un significato più profondo alla parola Umanità».

Il programma dell’evento, ospitato in modalità phygital nel rinnovato Auditorium di San Francesco al Pratoprevede oltre venti incontri suddivisi in quattro aree tematiche: design, architettura, urbanistica e pianificazione.

I singoli panel verranno trasmessi in live-streaming da Perugia e in differita (HUB360°) da Milano, Amsterdam, Barcellona, Monaco di Baviera e Shanghai, oltre che da Assisi e da Parma.

una piattaforma cross-media, accessibile ovunque via web, consente agli utenti di fruire dei contenuti degli incontri in qualunque momento e in ogni parte del mondo, di intraprendere azioni di networking, attivare riunioni, avvicinarsi ai diversi partner della manifestazione, istituzioni e operatori economici.

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