Il 71 per cento degli italiani, secondo i dati dell’osservatorio Havas-Csa, ritiene che le aziende non facciano abbastanza per sostenere il settore culturale, che secondo il 57 per cento degli intervistati è in declino, soprattutto a causa dei costi.
In sostanza, gli italiani si aspettano che, laddove il pubblico e le sue istituzioni non riescono ad arrivare, siano le imprese a intervenire per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale nazionale.
Si schiude dunque per le aziende un terreno di opportunità che è necessario saper gestire correttamente in termini di comunicazione e di marketing. «Un marketing ‘gentile’ – nelle parole di Maurizio Luvizone, senior advisor di Havas Arte e Cultura, il nuovo hub di consulenza strategica di comunicazione presentato lo scorso dicembre al Mudec di Milano – in grado di comprendere le fragilità del settore culturale e di valorizzarlo attraverso proposte che soddisfino il pubblico, generando ricchezza e sostenibilità per l’impresa culturale nonché un impatto economico e sociale per il territorio che la ospita. È necessario realizzare un nuovopatto tra pubblico e privato per migliorare l’offerta culturale e stimolare la partecipazione diffusa».
Si tratta di opportunità di collaborazione tra realtà aziendali e mondo culturale pubblico che possono essere messe a frutto come acceleratori delle strategie Esg, della reputazione e del posizionamento aziendale attraverso corrette strategie di comunicazione.
Havas Arte e Cultura si pone esattamente l’obiettivo di portare a un livello più alto del semplice mecenatismo o della sponsorizzazione la relazione tra cultura e impresa, favorendone la collaborazione a beneficio dell’intero Paese.
Cinque i pilastri della consulenza che Havas Arte e Cultura offre alle imprese: audit, strategia, design, amplificazione, misurazione.