Dal 6 aprile ad agosto 2019 Fondazione Prada ricostruisce, con un’installazione multimediale di grandi dimensioni, articolata tra gli spazi esterni, il Podium e il Deposito della sede milanese, il processo creativo – avviato nel 2016 – di Lizzie Fitch e Ryan Trecartin, attraverso il quale i due artisti indagano il concetto di “nuova” terra promessa e l’instabilità intrinseca all’appropriazione territoriale.
Partendo dall’idealizzazione della condizione rurale, mutuata dalle ideologie del “ritorno alla terra”, il progetto racconta sia un ritorno che una fuga.
Dopo aver trasferito per questo lavoro le attività del proprio studio nella campagna dell’Ohio, Fitch e Trecartin hanno concepito la struttura di un nuovo film come una mappa dotata di una propria volontà e una costellazione di costruzioni permanenti che includono un vasto edificio rurale, un fiume artificiale definito lazy river e una torre di guardia in mezzo a un bosco, occupati da un cast di personaggi che sono allo stesso tempo soggetti attivi e passivi della mappa.
Production still from work in progress, photo Fitch Trecartin Studio |
Gli artisti modificano questi spazi attraverso dislocazioni di tempo e memoria per esplorare le nozioni di frontiera e limite esistenziale, psico-sociologico e fisico.
Il lavoro di Fitch e Trecartin in mostra a Milano esplora il desiderio di fuga e la pervasività dei sistemi e delle tecnologie che ci interconnettono.
La mostra è completata da una retrospettiva dei film degli artisti proiettati al Cinema della fondazione e accompagnata da un volume edito da Fondazione Prada che approfondisce la collaborazione, iniziata nel 2000, tra i due giovani artisti statunitensi, nati entrambi nel 1981.
Production still from work in progress, photo Fitch Trecartin Studio |