I progetti italiani vincitori dei premi del nuovo Bauhaus europeo

Annunciato dalla Presidente von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione 2020, il nuovo Bauhaus europeo esprime l’ambizione dell’UE di creare luoghi, prodotti e modi di vivere belli, sostenibili e inclusivi. Primo passo dell’iniziativa comunitaria per accelerare la transizione verde in vari settori della nostra economia quali l’edilizia, l’arredo, la moda, i premi cui tutti potevano concorrere entro il 31 maggio 2021, a condizione che il loro concetto,le loro idee e i loro progetti fossero effettivamente sviluppati e/o fisicamente ubicati nell’UE.

Le candidature ammissibili erano poi state pubblicate online per la votazione pubblica, dopodiché i partner dell’iniziativa – tra cui Triennale Milano – hanno scelto i vincitori tra i quali figurano i cinque progetti italiani presentati nel mese di dicembre in Triennale Milano.

Si tratta del progetto Esseri urbani. The other side of the art (Puglia), cui è stato assegnato un premio di 30.000 euro, mentre altri quattro progetti, premiati nella categoria delle ‘stelle emergenti’ (giovani talenti di meno di 30 anni) hanno ricevuto ciascuno un premio di 15.000 euro.

Categoria “Mobilitazione della cultura, delle arti e delle comunità”

Esseri urbani. The other side of the art (Puglia)

Usando l’arte contemporanea come strumento per stimolare la rigenerazione urbana e sociale, Esseri Urbani propone al pubblico il lavoro di artisti emergenti nel corso di mostre gratuite all’aperto. Queste includono contenuti multimediali aggiuntivi a cui si può accedere utilizzando i codici QR. Il primo festival di Esseri Urbani, “Zootopia”, si è svolto nel 2019 a Locorotondo, con la direzione artistica di Pino Incredix, e nel 2021 a Noci, diretto da Angela Conte. Ciascun evento è calibrato sulle specificità locali e intende sviluppare l’accesso alla cultura, il turismo sostenibile e l’occupazione. Gli attori sociali ed economici sono coinvolti nella pianificazione e una speciale cura è dedicata a coinvolgere i residenti e i visitatori, in particolare bambini, adolescenti e disabili.
Categoria“Spazi urbani e rurali risanati”

Eco-quartiere Porto di Mare (Milano)

L’eco-quartiere di Porto di Mare è un progetto di riqualificazione dell’area metropolitana tra Milano e le campagne limitrofe, sulla base di strategie di pianificazione energetica a basse emissioni di carbonio. Il masterplan di Tommaso Mauri, Maria Coraly Mazzucchelli ed Elena Sala è stato elaborato ricorrendo ad algoritmi e a un approccio di modellizzazione a più livelli per integrarvi i requisiti ambientali, economici, sociali e culturali. Diventerà un quartiere autosufficiente e di facile accesso ai servizi e ai collegamenti.
Categoria “Conservazione e trasformazione del patrimonio culturale”

Retrofitting del sito Unesco di Ivrea

Il progetto di Giuseppe Galbiati e Fortunato Medici migliorerà le prestazioni termiche preservando il valore, il carattere e l’estetica dell’architettura moderna di tre edifici emblematici del sito patrimonio Unesco di Ivrea: la fabbrica Mattoni Rossi, il complesso delle Officine I.C.O. e il palazzo degli uffici Olivetti. Il processo, che prevede la partecipazione dei cittadini ed è destinato a dare nuova vita a quei vecchi edifici industriali, si svolgerà in cinque fasi, con l’obiettivo di fornire uno strumento pratico che possa essere adattato per la futura ristrutturazione di altri siti industriali in contesti geografici o culturali eterogenei.
Categoria “Luoghi ripensati per incontrarsi e condividere”

Ricostruzione sociale post-emergenza (Firenze)

La ricostruzione sociale post-emergenza è un progetto di ricerca che ruota intorno al ruolo dell’architettura nella vita delle persone dopo una catastrofe naturale e si basa sul case study di Accumoli, distrutta dal terremoto del 2016. Il progetto propone una serie di strumenti utili a progettare insediamenti post-emergenza incentrati sugli spazi aperti, in grado di garantire la sostenibilità sociale. Lo sviluppo futuro sarà quello di tradurre tali strumenti in parametri spaziali da utilizzare nei diffusi software di progettazione BIM, con l’obiettivo di permettere a tutti gli utenti di progettare edifici – destinati a un contesto post-emergenza e non solo – che prevedano spazi pubblici aperti socialmente vitali.
Categoria “Prodotti e stile di vita”

Materieunite (Terni)

Gli architetti, i progettisti e i programmatori di Materieunite creano installazioni permanenti e temporanee per eventi e negozi impiegando il cartone sostenibile come materia prima, accanto ad altri materiali riciclati oppure recuperati dagli scarti delle filiere di approvvigionamento. Il principio fondante è l’economia circolare: ridurre, riutilizzare e riciclare. Materieunite ha sviluppato linguaggi di programmazione propri per produrre progetti su misura utilizzando la minor quantità di materiale possibile, in modo da minimizzare gli sprechi, i tempi di produzione e di conseguenza i costi. Ogni pezzo può essere smontato con la stessa facilità con cui è stato costruito, per facilitarne il completo riciclo al termine del suo ciclo di vita. I due obiettivi principali sono: rendere la progettazione sostenibile economicamente accessibile e aperta a tutti indipendentemente dalle dimensioni o dal giro d’affari dell’impresa, e ridurre in modo significativo le emissioni di CO2 legate ai trasporti. Il design finale, altamente standardizzato, può essere prodotto ovunque – idealmente vicino al luogo in cui sarà utilizzato – riducendo in tal modo le emissioni derivanti dal trasporto e dall’imballaggio.

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