Oasia Hotel Downtown a Singapore è il miglior edificio alto del mondo secondo la giuria del Council of Tall Buildings and Urban Habitat che la scorsa settimana a Chicago ha scelto – tra 48 progetti finalisti – i Ctbuh Awards 2018.
Completato nel 2016 su progetto di WOHA, con 54 diverse specie vegetali fittamente ancorate alla struttura in alluminio che protegge le facciate l’Oasia – a cui IoArch aveva dedicato la copertina e un servizio lo scorso anno – è una torre ‘vivente’ alta 190 metri che rifugge la logica dell’involucro vetrato e sigillato permettendo all’aria e alla luce naturale di penetrare l’edificio, mentre i grandi sky garden creano una nuova forma di dialogo con l’ambiente urbano densamente popolato ricompensandolo ampiamente del suolo sottratto dalla sua impronta.
![]() |
|
l´Oasia Hotel Downtown Singapore in una ripresa da drone di ©K. Kopter |
Best Tall Building per l’Europa è The Silo, progetto di trasformazione di un ex-deposito di grano a Copenhagen sviluppato dal gruppo danese COBE con Balslev e Wessberg per l’ingegneria strutturale e meccanica.
![]() |
|
Best Tall Building Europe 2018 la trasformazione in residenze di un ex deposito di grano a Copenhagen, progetto e foto di COBE |
Un altro gruppo di ex-silos portuali trasformato nel principale museo di are contemporanea africana e in hotel da Thomas Heatherwick vince il Best Tall Award per Africa e Medio oriente: si tratta del Zeitz Mocaa di Città del Capo, anch’esso tempo fa oggetto di un servizio su IoArch.
![]() |
|
Il Zeitz Mocaa a Capetown di Thomas Heatherwick, foto ©Iwan Baan |
Best Tall Building per le Americhe gli American Copper Buildings, due torri residenziali dalle forme scultoree di SHoP Architects completate nel 2016, tra loro collegate in quota da uno skybridge.
![]() |
|
Gli American Copper Buildings a Manhattan, Best Tall Building Americas 2018, progetto SHoP Architects |
Assegnati anche l’innovation Award al sistema di trasporto verticale e orizzontale per edifici complessi ‘Multi’ di Thyssenkrupp e il Construction Award all’EY Centre di Sidney, caratterizzato da una facciata mfree-SCCF– Moisture Free Sustainable Closed Cavity Façade di Permasteelisa: una facciata a doppia pelle molto trasparente e performante che dispone, all’interno della cavità interna tra i due vetri, di tende veneziane motorizzate in legno che si regolano autonomamente secondo l’angolazione dei raggi solari (progetto di Francis-Jones Morehen Thorp, ingegneria strutturale BG&E, meccanica e impiantistica Arup).
![]() |
|
L´EY Centre di Sidney. Il particolare sistema Permasteelisa di facciata a doppia pelle con frangisole in legno incorporati dà un aspetto ´legno´ all´intera facciata dell´edificio (foto Mirvac FJMT – Ph. Brett Boardman Photography, courtesy Permasteelisa) |
Infine, il 10 Years Award, che premia la capacità di un edificio di mantenere inalterato il suo valore col passare del tempo, è andato al Shanghai World Financial Center, edificio di 101 piani progettato da KPF-Kohn Pedersen Fox con Mori Building e Miyake Architecture & Engineering situato nel cuore dell’area economica e finanziaria del Liujiazui. Anche in questo caso la facciata, i cui pannelli vetrati si possono sostituire senza l’ausilio di gru grazie a uno speciale sistema che permette l’apertura della cornice che trattiene i vetri dall’interno dell’edificio, è opera di Permasteelisa.
Di edifici alti si parlerà il 19 giugno anche a Milano, presso la torre A di Unicredit di piazza Gae Aulenti, in un convegno organizzato in collaborazione con Ctbuh e moderato dal professor Aldo Norsa in cui verranno presentati numerosi casi di studio a Milano (torre Hadid/Generali a Citylife, Gioia 22, nuova sede milanese di UnipolSai) e nel mondo (posti limitati, prenotazione obbligatoria).




