Rimarrà in mostra fino al 20 dicembre, presso lo showroom Alpi di Milano (via Solferino 7) la mostra Tre Primitivi, tre forme arcaiche – Qfwfq, Ayl e Luna & Sole – progettate da Alessandro Mendiniche traggono il loro nome dai protagonisti della Cosmicomica di Italo Calvino “Senza Colori”, fil rouge del pensiero creativo della mostra, realizzati con il nuovo legno Pointillisme COL e Pointillisme B/N di Atelier Mendini con Alex Mocika.
Riedizione del primo legno realizzato da Alpi per Atelier Mendini nel 1991, Pointillisme COL e B/N ne ripropone il decoro in due versioni, una “solare” a colori e una “lunare” nei toni del grigio.
Luna & Sole, uno dei tre ´primitivi´ di Alessandro Mendini in mostra fino al 20 dicembre presso lo showroom Alpi di via Solferino a Milano |
L’evanescenza e l’immaterialità dei dipinti pointilisti di artisti come Paul Signac e George Seurat e la riflessione sul colore e sulla luce del racconto di Italo Calvino, sono rappresentati in questa mostra attraverso la monumentalità arcaica dei mobili di Alessandro Mendini.
Ayl e Qfwfq sono gli altri due ´primitivi´, i cui nomi si ispirano a un racconto di Italo Calvino, realizzati con i legni Alpi Pointillisme B/N e Pointillisme COL |
«Durante gli anni la mia attività di designer pointilista si è articolata in varie direzioni, si è trasformata in un metodo decorativo descrittivo, dove il racconto pittorico si sovrappone e sostituisce quello letterario in un continuo processo magmatico di trasformazione – afferma Alessandro Mendini – Il puntino di colore a tempera si è aperto ad altri materiali, i pixel del mosaico, dello schermo televisivo, delle stoffe, degli ingigantimenti a dimensione architettonica.
«Ma sempre il mio gioco è avvenuto sulla base dello spettro solare, tutto in me è successo nei raggi della luce e nella magia dei suoi riflessi.
«Ora ho disegnato per i legni Alpi due versioni del prodotto, una “Solare” e una “Lunare”. Questa idea mi è stata suggerita da Vittorio Alpi, che attraverso dei suoi percorsi letterari legati a Italo Calvino mi ha suggestionato, provocato e portato a vedere nei legni che ho disegnato per lui una lettura inedita del mio vocabolario. Lo spettro lunare, quello più antico, che esisteva prima del formarsi del sole. Un gioco delicato fra luce e ombra, fra giorno e notte, fra energia e tenebra. E questa volta come supporto ai due decori ho disegnato tre forme basiche e primitive. Mi sono servite a esprimere una monumentalità arcaica a tutto il discorso.
«Due dei tre mobili hanno il nome dei personaggi del racconto “Senza Colori” di Calvino, il maschio e la femmina, Qfwfq e Ayl. In mezzo c’è Luna & Sole, il mobile che rappresenta il contrasto, la drammatica scissione, fra le due energie irradiate. Ne è risultata una esperienza eccitante e per me proprio nuova, che certo si aprirà ad altre impreviste ipotesi di lavoro»
Con Tre primitivi Alpi prosegue un percorso di valorizzazione della propria ricerca culturale iniziato lo scorso anno con la mostra Re-Connection che vedeva protagonisti Ettore Sottsass e Martino Gamper. Un percorso narrativo nel quale emerge il legame di Vittorio Alpi con il mondo del design, portando all’interno di ogni progetto la propria anima e visione personale.