Si è conclusa, con la premiazione dei progetti vincitori, l’edizione 2019 di Marmomac Stone Award. Alla manifestazione di quest’anno hanno partecipato dieci studi di architettura provenienti da Italia, Cina, Spagna, Egitto, Francia e Portogallo. Ad aggiudicarsi lo Stone Award 2019 sono stati gli studi di progettazione di Emilio Tuñon (Spagna), Dar Arafa Architecture (Egitto) e Studio Marco Ciarlo + Studio Daniele (Italia). Una menzione speciale è stata attribuita allo studio Goa (Usa).
La giuria era composta da Craig Copeland, dello studio Pelli Clarke Pelli Architects, dall´architetto Claudio Silvestrin, founder dello studio Claudio Silvestrin Architects, e da Luca Molinari dello studio Luca Molinari – Archtecture Consulting & Curatorship, che ha presieduto i lavori della giuria.
Queste le motivazioni dei tre progetti premiati.
La Casa Piedra en Caceres di Emilio Tuñon “incarna le caratteristiche chiave di quella che si considera una casa per l´uomo: chiarezza tipologica, un atteggiamento diffuso, domestico, un rapporto chiaro e aperto con il paesaggio (naturale e storico) e un rapporto sincero con i materiali utilizzati. La pietra, applicata come pelle naturale dell´edificio, genera un chiaro dialogo con il contesto e dichiara un senso di appartenenza necessaria alla cultura del territorio”.
Il progetto della Basuna Mosque dello studio Dar Arafa Architecture pensata per una piccola comunità “rappresenta un segno fondamentale per la vita di tutti i giorni e definisce un luogo di incontro in cui si uniscono culto, valori collettivi e necessità quotidiane. La composizione del complesso celebra le forme tradizionali e contemporanee aprendo possibilità per futuri modelli nell´architettura islamica. Il progetto gioca sia con la massa che la leggerezza attraverso l´uso della pietra, che si muove dall´esterno all´interno. La pietra viene manipolata attraverso varie geometrie per celebrare i caratteri essenziali della cultura islamica”.
Il progetto della Basuna Mosque; il progetto è dello studio Dar Arafa Architecture ped è ensata per una piccola comunità |
Il progetto di House on the sea dello Studio Marco Ciarlo + Studio Daniele per il recupero di un edificio abbandonato di fronte alla riva del mare nel Parco Naturale di Bargeggi “mostra una chiara sensibilità nel definire un´architettura in grado di risolvere la situazione problematica e offrire nel frattempo un segno contemporaneo per la comunità. La scelta di coprire completamente il nuovo edificio con una pietra naturale definisce una forte continuità visiva con l´ambiente naturale e, nel frattempo, afferma la necessità di progetti chiari e contemporanei per i nostri paesaggi, come una roccia sul bordo che segna il punto di incontro tra il mare e la terra”.
Il progetto di House on the sea dello Studio Marco Ciarlo + Studio Daniele per il recupero di un edificio abbandonato di fronte al mare nel Parco Naturale di Bargeggi |
La menzione speciale è stata attribuita allo studio Goa per il progetto di resort Muh Shoou Xixiin Cina. La giuria ha apprezzato la decisione dei designer di “lavorare con materiali naturali e riciclati per gli interni dei padiglioni e, anche se le pietre non sono state protagoniste nel progetto, è stato deciso di assegnare una menzione speciale. Il nuovo resort dichiara la necessità di prendersi cura del paesaggio esistente, mostrando una strategia alternativa e attenta all´ambiente naturale. L´impostazione dei diversi padiglioni, una relazione delicata con l´ambiente naturale preesistente, un chiaro controllo della scala dei nuovi edifici mostrano un cambiamento significativo all´interno della cultura cinese contemporanea”.
La menzione speciale del premio è stata attribuita allo studio Goa per il progetto di resort Muh Shoou Xixiin Cina |
I tre progetti vincitori accederanno di diritto fra i candidati dell’Archmarathon Awards Worldwide Edition 2020, che si terrà il prossimo anno a Mosca.