Il Craftsman Modern di Bassam Fellows

Il fatto che la sede dello studio e dell’azienda, in Connecticut, sia lo storico Schlumberger Administration Building progettato da Philip Johnson nel 1952, adeguato agli attuali standard energetici e di comfort senza modificarne le caratteristiche originarie, la dice lunga sull’amore per il Moderno di BassamFellows.

Fondata quindici anni fa dall’architetto Craig Bassam, che la guida con il direttore creativo Scott Fellows, l’azienda ha inaugurato il proprio showroom italiano a Milano, in via Varese 14.

La sede dello studio e dell´azienda, in Connecticut, è lo Schlumberger Administration Building di Philip Johnson (1952) 

 

Tratti distintivi delle collezioni di arredi e complementi BassamFellows sono la qualità artigianale delle lavorazioni, il rigore architettonico e un minimalismo che rilegge in chiave contemporanea i tratti, l’eleganza e le ispirazioni del Moderno, con una visione intelligente dell’American luxury in cui l’attenzione verso l’ambiente si unisce alla migliore tradizione manifatturiera: quelli di BassamFellows sono prodotti essenzialmente realizzati per durare, una risposta in termini artistici all’approccio consumistico usa e getta verso la natura che George Nelson definiva “Kleenex culture”.

Per la produzione, BassamFellows ha attivato relazioni con i migliori artigiani manifatturieri del mondo, molti dei quali italiani.

Oltre ai vari prodotti a marchio BassamFellows, l’azienda ha creato arredi per alcuni dei brand più noti nel mondo come Starbucks Reserve Roastery, Bally, Herman Miller, Geiger, Stellar Works and McGuire. 

Lo sgabello Cluster di BassamFellows, sviluppato per la Starbucks Reserve Roastery a Manhattan nel 2018,è un oggetto semplice e facile da spostare per sedersi, e si impila ordinatamente senza sentire il bisogno di nasconderlo.

Un gruppo di Cluster sembra “fatto apposta” ed è piacevole da vedere. Appartiene alla categoria di sgabelli funzionali modernisti, di cui fa parte anche il Tabouret Berger di Charlotte Perriand del 1953, che sembra il tipo di oggetto ultra-funzionale che è possibile trovare in un onsen giapponese.

Un design che potrebbe essere rimasto invariato da secoli. È rigido, ma la forma leggermente concava della seduta e la conicità arrotondata delle sue tre gambe sono elementi eleganti e scultorei(ph ©Marco Favali).

 

La nuova sedia Brutus di BassamFellows, lanciata a Milano nel 2020, ha le sue radici nel potente linguaggio modernista di Perriand e Jeanneret, ma è più morbida e visivamente più leggera. Sottolinea alcuni elementi scultorei, enfatizzando gli aspetti visivi evidenti in gran parte del design brutalista, ma aggiornati con una leggerezza organica.

È più scolpito che costruito, e la sua forma sembra invecchiata naturalmente e poi lavorata; la linea dello schienale suggerisce la forma di un guscio gigante che è stato lavorato per creare un sorprendente riquadro aperto nel centro. Lo schienale e la seduta sembrano un unico elemento scultoreo, il piano orizzontale e verticale si incontrano con piacevoli curve. 

La seduta in paglia di Vienna in alcuni modelli di sedia (altri sono imbottiti con cinghie di sospensione) contribuisce alla leggerezza visiva e fisica dell´oggetto. Come gli arredi di Pierre Jeanneret per Chandigarh, la sedia Brutus è qualcosa di forte e solido, ma in questo caso la prospettiva è tutto: le gambe sono ellittiche, si assottigliano dalla seduta al pavimento e hanno la forma di una pinna di squalo arrotondata, quindi sembrano larghe viste da un angolo e notevolmente sottili da un altro. Le gambe sono inserite direttamente nel sedile con un grande tenone.

 

 

Craig Bassam opera come un classico modernista, producendo ambienti completi nei quali architettura, interior design e arredi coesistono. Laureato alla scuola di architettura dell’Università di Sidney, ha lavorato come architetto in Australia e in Europa prima di co-fondare nel 2003 BassamFellows, di cui è il principale designer.   

Scott Fellows unisce notevoli capacità inbusiness e brand strategy con un istinto da designer. Si laurea alla Harvard Business School che lo orienta professionalmente verso i marchi del lusso allora nascenti. Prima come direttore marketing globale della storica azienda italiana Salvatore Ferragamo e poi come direttore creativo del marchio svizzero Bally.

Scott Fellows e Craig Bassam, ph ©Peter Hapak.

 

© 2020 IoArch. All Rights Reserved.

Scroll To Top