Presentato ieri il secondo rapporto sulle case e gli edifici in legno in Italia condotto dal Centro Studi Federlegno Arredo Eventi SpA per conto di Assolegno: un mercato che nel 2015 valeva 696 milioni di euro con 3.400 nuove abitazioni costruite, pari al 7% del totale dei permessi di costruire, con un trend in decisa controtendenza (+9,9% sull’anno precedente) rispetto a un mercato immobiliare ancora in generale contrazione.
Il rapporto si basa su dati forniti da 248 aziende intervistate, tra le quali figurano i principali operatori del settore impegnati nella realizzazione di edifici a struttura portante in legno in Italia.
Oltre al numero di edifici costruiti sono stati analizzati altri elementi: tecnica costruttiva più diffusa; distribuzione territoriale delle aziende e del loro fatturato, abitazioni costruite per Regione (con la Lombardia al primo posto, seguita dal Veneto e un exploit dell’Emilia Romagna, sicuro effetto della ricostruzione post-sisma del 2012); confronto con l’industria delle costruzioni in Italia e con la produzione di edifici prefabbricati in legno degli altri Paesi Europei (l’Italia è in quarta posizione dopo Germania, Regno Unito e Svezia ma davanti all’Austria).
Il rapporto contiene anche un’interessante indagine parallela sulle finiture che ha fatto emergere come Pvc e piastrelle in ceramica siano i materiali più utilizzati per finestre e pavimentazioni delle costruzioni in legno.
«Quelli che leggiamo nel rapporto sono numeri significativi, ma ancor più importante è che confermano la capacità delle nostre imprese di proporre al mercato soluzioni in grado di raggiungere prestazioni eccezionali in termini di risparmio energetico, sostenibilità, sicurezza antisismica e competitività economica – afferma Emanuele Orsini presidente di FederlegnoArredo – Che si tratti di un edificio adibito a uso privato o di una struttura pubblica, il legno riesce a garantire tempistiche e risultati che lo pongono al di sopra di tutti gli altri materiali per costruzione. E non più solo in Italia. Come dimostra la ricerca presentata oggi, le case in legno “made in Italy” sono infatti sempre più apprezzate anche all’estero tant’è che l’export ha superato per la prima volta il livello dell’import».
Soddisfatto anche Marco Vidoni, presidente Assolegno: «Ritengo fondamentale porre l’accento sull’importante contributo di ricerca e sviluppo che le nostre aziende stanno fornendo per realizzare edifici belli e sicuri in qualunque territorio vengano realizzati».
Il presidente di Federlegno Arredo Emanuele Orsini (al centro, accanto a Marco Vidoni, presidente Assolegno, e, in piedi, Sebastiano Cerullo, direttore generale di Federlegno) alla presentazione del rapporto ieri mattina |