De Castelli, che ha fatto della ricerca sperimentale sui metalli la sua mission aziendale, sta ora avviando, in collaborazione con ricercatori universitari, un percorso per massimizzare la forza antibatterica del rame, materiale che da sempre l’azienda veneta utilizza per realizzare arredi ed elementi architetturali dal forte impatto visivo.
Se fin dall’antichità infatti il rame era noto per le sue proprietà antibatteriche, recenti studi scientifici confermano che il rame uccide i batteri e sembra, per quanto poco si sappia fino a questo momento su Covid-19, che su una superficie in rame il virus sopravviva molto meno a lungo che su superfici di altri materiali.
Oltre che naturale, il rame è un materiale passivo, antimicrobico, in grado di auto-sterilizzarsi in superficie senza bisogno di elettricità o pulizia con sostanze chimiche. Nel prossimo futuro potrebbe così tornare ad essere protagonista nell’edilizia sanitaria e anche in quella degli spazi pubblici e delle nostre case (è al momento la sola superficie metallica antimicrobica approvata dall´EPA, l’agenzia americana per l’ambiente).
De Castelli intende sperimentare processi e fasi di ossidazione che consentano di eliminare i trattamenti superficiali fin qui utilizzati a scopo cromatico e decorativo, per massimizzare le proprietà naturali del metallo.
