IL TULIPANO DI FOSTER+PARTNERS

Poco meno di 3.000 mq, ma costruiti a circa 300 metri di altezza. Nelle intenzioni dei promotori, il J. Safra Group, il nuovo progetto dello studio Foster + Partners diventerà la prossima grande attrazione turistica di Londra: una torre alta 305 metri che in sommità si allarga in un ‘bulbo’ formato da 12 piani di ‘petali’ panoramici – 34,5 metri il diametro del piano più esteso – aperti ai visitatori, con bar, ristoranti, negozi e soprattutto un’impareggiabile punto di osservazione coperto ma trasparente – anche nelle passerelle che collegano i diversi livelli – sulla città.

Il tutto reso più eccitante da un tour su una delle cabine trasparenti che ruotano attorno ai 12 piani aperti al pubblico.

 

Lo ‘stelo’ in cemento armato – diametro 14,3 metri – del Tulip, in cui progetto è ora in corso di valutazione da parte dell’equivalente delle nostre commissioni edilizie comunali, dovrebbe ergersi proprio accanto al 30 St. Mary Axe, confidenzialmente detto ‘the Gherkin’ (il cetriolo) progettato da Foster + Partners e inaugurato nel 2004. La proprietà – il Safra Group – è la stessa.

 

Per gli ambienti panoramici e trasparenti è in preparazione un vasto palinsesto di eventi, a partire dall’aula educativa dell’ultimo piano che sarà in grado di accogliere fino a 20mila studenti all’anno per assistere a lezioni sulla storia di Londra nel corso delle quali – tempo permettendo – sarà facile individuare a occhio nudo i luoghi dove accaddero eventi storici significativi.

 

 

Nelle parole di Norman Foster, «Seguendo il filone del design pionieristico del 30 St Mary Axe, The Tulip incarna lo spirito di una città progressista e lungimirante come Londra e offre significativi vantaggi a londinesi e visitatori, ponendosi come punto di riferimento culturale e sociale con una ricca proposta educativa rivolta alle generazioni future».

Ovviamente questa nuova struttura sarà ‘sostenibile’ anche dal punto di vista ambientale (target Breaam ‘excellence’), con l’adozione di tecnologie che ridurranno del 42% le emissioni di CO2, il dimezzamento del consumo di acqua se paragonato a superfici analoghe e il recupero del 100% di acqua meteorica per usi sanitari e irrigui e il ricorso, già in fase di cantiere, a forme di riduzione dei rifiuti.

Non sono previsti parcheggi. Al loro posto stalli per 300 biciclette, una nuova piazza pubblica e due pareti di verde verticale a proteggere un giardino delle biodiversità.

Insomma all´architecturally correct non manca niente.

 

La costruzione del tulipano di Foster potrebbe iniziare nel 2020 ed essere completata nel 2025.

 

   

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