Se l’architettura deve rispettare e interpretare il luogo, quello del sito dove sorge l’International African American Museum (Iaam), nelle parole dello scomparso Henry N. Cobb, che ne sviluppò il concept, è un luogo ‘sacro’.
Così, con due file di pilastri il volume rettangolare dell’Iaam, inaugurato ieri dopo più di vent’anni dall’idea dell’allora sindaco di Charleston Joseph P. Riley Jr, è sospeso di 4 metri sopra il suolo del Gadsden’s Wharf, dove sbarcò quasi la metà degli esseri umani provenienti dall’Africa per essere venduti in America come schiavi.
Con l’eccezione dei due core di servizio che fiancheggiano la scalinata d’ingresso, l’intero piano terra, cuore della memoria collettiva del sito, rimane così aperto: a est, verso l’oceano Atlantico, con uno specchio d’acqua che ricostruisce idealmente il bordo del luogo di sbarco così come appariva agli inizi dell’Ottocento; verso ovest con una pavimentazione di granito che definisce un luogo di incontro protetto dove si possono svolgere rappresentazioni e spettacoli.
I prospetti delle lunghe pareti laterali sono costruiti in mattoni giallo ocra (fabbricati a mano in Danimarca) e le colonne e parte dei percorsi esterni sono rivestiti con un Gfrc realizzato anche con un cemento tradizionale, il cosiddetto Tabby, ottenuto mischiando la calce ottenuta bruciando le conchiglie con acqua, sabbia, cenere e frantumi di conchiglie: un materiale con cui vennero pavimentate molte strade del sud degli Stati Uniti.
Ispirato al piatto paesaggio della regione e all’eredità della diaspora africana, l’African Ancestors Memorial Garden – disegnato da Hood Design Studio – abbraccia l’intero sito come un elemento di ricordo e riflessione. Una serie di giardini secondari celebra l’arte, l’artigianato e il lavoro degli afroamericani nel corso della storia. Al centro del giardino si trova un ampio specchio d’acqua delimitato da un bordo in acciaio inossidabile su cui sono incisi i nomi dei porti dove ebbe inizio e termine il commercio di esseri umani. L’acqua evoca simbolicamente la rotta atlantica e i pericolosi viaggi affrontati dagli individui ridotti in schiavitù.
Attratti verso l’interno da un luminoso atrio al centro dell’edificio, salendo la scala monumentale i visitatori passano dalla penombra del piano terra aperto e coperto alla luce del museo, dove ampie finestre alle due estremità aprono alla vista del porto a est e della città di Charleston a ovest.
Ralph Appelbaum Associates ha progettato il flusso narrativo dell’esposizione in base all’architettura, con il lato est organizzato tematicamente, con un corridoio introduttivo e display multimediali che raccontano le radici africane, il territorio del Sud Carolina e il mondo atlantico. Sul lato ovest una galleria interattiva, la American Journeys, ricostruisce invece cronologicamente l’eredità della schiavitù fino ai movimenti odierni che promuovono l’uguaglianza e la giustizia sociale. Al termine del percorso, il Center for Family History offre approfondimenti genealogici dove il pubblico può ricercare le proprie origini.
L’Iaam è frutto della collaborazione di Pei Cobb Freed & Partners e dello studio Moody Nolan per l’architettura, Hood Design Studio per il paesaggio e Ralph Appelbaum Associates per l’allestimento interno.
Crediti
Località Charleston, South Carolina
Team di progettazione
- Architettura e spazi pubblici interni Pei Cobb Freed & Partners, New York Henry N. Cobb, Matteo Milani, lead Designers, Hitoshi Maehara, senior design architect)
- Executive architect, FF&E, segnaletica Moody Nolan (Curt Moody, partner in charge, Jonathan Moody, project executive, Bob Larrimer, project manager, Julie Cook, senior project architect)
- Progetto di paesaggio Hood Design Studio, Oakland, California (Walter Hood, creative director, Paul Peters, design principal)
- Progetto espositivo e allestimenti Ralph Appelbaum Associates (RAA), New York (Ralph Appelbaum, principal, Aki Carpenter, VP e chief creative officer)
- Ingegneria strutturale Guy Nordenson and Associates, New York
- Progetto impiantistico, Acustica, comunicazioni, sicurezza Arup USA
- Lighting Design, SeamonWhiteside, Mount Pleasant, South Carolina
- Superficie 3.883 ma
Cronologia Proposta 2000, concept preliminare 2008, Progetto finale 2014, posa della prima pietra 2019, consegna 24 giugno 2023