Infinito. Il 15 ottobre al Maxxi l’universo di Luigi Ghirri

Sarà presentato in anteprima assoluta alla Festa del Cinema di Roma 2022, sabato 15 ottobre presso il museo Maxxi, il documentario del regista Matteo Parisini Infinito. L’universo di Luigi Ghirri dedicato al grande fotografo a trent’anni dalla scomparsa.

«Lo spazio tra infinitamente grande e infinitamente piccolo è riempito da qualcosa di infinitamente complesso: l’uomo e la sua vita, la natura. L’esigenza di conoscenza nasce dunque tra questi due estremi(…) per poter tradurre e interpretare il reale, il pensiero, la memoria, l’immaginazione. Da qui nasce il mio lavoro».
Così affermava Luigi Ghirri, che ha scardinato la fotografia da qualsiasi definizione, rompendo i codici che la definivano fino a quel momento con un’estetica dell’immagine destinata a innovare radicalmente la cultura fotografica dell’epoca.

I suoi ritratti color pastello della provincia, considerata “il luogo per antonomasia” e punto privilegiato da cui osservare il mondo, sono diventati parte dell’immaginario collettivo mentre la sua capacità di catturare il paesaggio, che fosse un dettaglio banale, un’architettura o una spiaggia romagnola, ha influenzato lo sguardo di generazioni presenti e future.

©eredi Luigi Ghirri

In contrapposizione con le tendenze dell’epoca, Ghirri portò avanti un suo percorso personale e continuò a interrogarsi sul senso dell’immagine per tutta la vita attraverso la parola scritta. Una scrittura prolifica, ben sessantanove testi in diciannove anni, che è insieme affermazione poetica, argomentazione esistenziale, diario che interroga il presente.

«L’aspetto riflessivo è un elemento fondamentale del lavoro di Luigi Ghirri – afferma il regista Parisini – e come il suo pensiero si interseca strettamente con le sue fotografie, allo stesso modo io volevo far luce sul Ghirri sia uomo sia artista»

La parola di Ghirri struttura tutto il documentario, che ripercorre i nuclei fondanti di un viaggio attraverso la provincia italiana anni Settanta, ancora in bilico tra un passato rurale e il boom economico, e nei paesaggi della pianura padana.

Alle parole del fotografo il documentario affianca le testimonianze delle figure fondamentali che hanno lo accompagnato nelle tappe fondamentali del suo percorso. Come gli artisti concettuali Davide Benati e Franco Guerzoni, con cui, su una vecchia macchina, si aggiravano per la provincia, il suo primo stampatore Arrigo Ghi e lo storico dell’arte Arturo Carlo Quintavalle.
Non meno importanti sono i racconti intimi, come quelli della famiglia, la sua àncora “per rimanere attaccato al mondo”, e del musicista Massimo Zamboni (CCCP, CSI), con cui il fotografo ha collaborato.

Il film è impreziosito da numerose immagini e video inediti provenienti dall’archivio Eredi Ghirri che ha lasciato libero accesso per la realizzazione del documentario.

Massimo Zamboni (ph. ©eredi Luigi Ghirri).

Infinito. L’universo di Luigi Ghirri è prodotto da Lorenzo Cioffi per Ladoc con la collaborazione di Adele Ghirri, Eredi Luigi Ghirri, con il sostegno del Comune di Modena e della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission, con il contributo di Marazzi e Bper Banca, in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e con Film Commission Regione Campania e Regione Campania, Sky Arte e Rai Cultura.
La distribuzione internazionale è di Rai Com.

Alla proiezione di sabato 15 ottobre alle ore 20.30 saranno presenti il regista, le figlie di Luigi Ghirri Ilaria e Adele e l’artista e amico Franco Guerzoni.

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