Innovazione nel costruito: l’ampliamento di una scuola nei dintorni di Parigi

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Lo studio parigino Hemaa di Charles Hesters e Pierre Martin-Saint-Etienne ha completato il complesso scolastico Les Violettes a Mareil-Marly, piccolo comune dell’Île-de-France a ovest di Nanterre, a mezz’ora da Parigi. Il progetto ha riguardato 16 aule, tra cui una nuova scuola materna, un’estensione di 6 aule per la scuola elementare e un centro ricreativo.

 

L’intervento comprende una nuova scuola materna, un ampliamento di 6 aule per la scuola elementare e un centro ricreativo, ph. ©Sergio Grazia.

 

Il complesso scolastico si configura come un villaggio, all’interno del villaggio di soli 3.500 abitanti. Situato sulle alture del paese, il sito è delimitato da numerosi alberi e gode di una vista libera a ovest dell’area metropolitana di Parigi, con le torri della Défense visibili in lontananza.
Gli edifici esistenti, con architetture varie risalenti a epoche diverse, sono incastonati tra alberi e verde.

 

Il complesso scolastico Les Violettes a Mareil-Marly rappresenta un esempio di architettura sostenibile e sensibile al contesto, ph. ©Nicolas Da Silva.

 

In collaborazione con lo studio Hesters Oyon, Hemaa ha progettato una scuola-giardino che preserva e valorizza le qualità dell’ambiente naturale.

L’edificio, in legno e vetro, riflette il fogliame degli alberi, mentre la disposizione spaziale enfatizza la trasparenza tra i volumi dell’edificio e l’apertura verso il cielo.
Per massimizzare la superficie disponibile per i campi da gioco al riparo dai venti, i due nuovi edifici sono situati nell’angolo occidentale del sito.

 

Situato sulle alture del paese, il sito è delimitato da numerosi alberi e gode di una vista libera a ovest dell’area metropolitana di Parigi, ph. ©Nicolas Da Silva.

 

I due nuovi volumi e l’edificio della scuola elementare esistente sono collegati da due passaggi luminosi con corridoi a doppia altezza: il primo, all’incrocio con la struttura esistente, funge da sala della scuola elementare, mentre il secondo, che unisce la sala dell’asilo e l’area giochi coperta, porta abbondante luce naturale sulla strada interna.

 

Le nuove strutture, poste nell’angolo occidentale del sito, massimizzano lo spazio per i cortili riparati dai venti, ph. ©Sergio Grazia.

 

La scuola materna è tutta al piano terra, con le aule che offrono accesso diretto al cortile. Sia nel vecchio sia nel nuovo cortile, le aree aperte intorno agli alberi esistenti sono state ampliate.

 

Il livello superiore è avvolto in una pelle riflettente di pannelli in alluminio a specchio intercalati da finestre in vetro, ph. ©Nicolas Da Silva.

 

La scelta di una struttura leggera prefabbricata in legno ha ridotto il rumore e la durata dei lavori di costruzione, diminuendo al minimo l’impatto sul sito, che è rimasto in uso alla comunità scolastica per tutta la durata dei lavori.

 

Vista serale del complesso che comprende anche un centro ricreativo, ph. ©Sergio Grazia.

 

Il progetto evidenzia la natura frammentata della struttura con trattamenti distinti per il piano terra e il livello superiore.
Il piano terra, un’ancora visiva per i bambini, forma una base ampiamente aperta verso i cortili. È rivestito in listelli di legno verticali prefabbricati. Questo rivestimento, realizzato in abete Douglas francese, è pre-invecchiato con una finitura grigia per garantire che il suo aspetto rimanga stabile nel tempo.

 

Particolare attenzione è stata dedicata alla luce naturale: gli edifici sono collegati da ampi atrii a doppia altezza, che fungono da fulcri luminosi e migliorano la percezione degli spazi, ph. ©Sergio Grazia.

 

Il livello superiore è avvolto da una pelle riflettente di pannelli in alluminio a specchio intercalati da finestre in vetro.
La facciata riflette gli alberi, il cielo e il paesaggio lontano, facendo sì che l’edificio cambi aspetto e colori con le stagioni e il meteo.

 

Un corridoio attrezzato per le necessità dei bambini, ph. ©Sergio Grazia.

 

All’interno, è protagonista la struttura in legno; le pareti in cemento prefabbricato, che agiscono da controventature, sono lasciate senza trattamento.
L’acustica è gestita con fibre di legno naturale compattate posizionate tra le travi strutturali. L’isolamento è in lana di legno.

 

Una delle classi; l’approccio minimalista enfatizza la funzionalità e la sostenibilità del progetto, ph. ©Nicolas Da Silva.

 

Il design compatto dell’edificio, che dà priorità allo spazio del parco giochi, ha portato all’installazione di corridoi centrali che distribuiscono le stanze su entrambi i lati.
Per illuminare naturalmente questi spazi, le finestre sono incorporate nelle pareti che separano le aule dai corridoi.
Anche le estremità di questi spazi di circolazione sono vetrate, assicurando che ogni punto offra una vista sull’esterno e sul verde circostante curato da Espace Déco.

Hemaa

ph. ©Colombe Clier.
ph. ©Colombe Clier.

Lo studio di architettura e urbanistica Hemaa, nato dall’incontro tra Charles Hesters e Pierre Martin-Saint-Etienne, copre tutte le scale dell’architettura e della pianificazione del territorio, sia urbana sia rurale.
La pluralità dei programmi affrontati (strutture pubbliche, edilizia residenziale collettiva e individuale, luoghi culturali) consente di mantenere una visione trasversale e aperta, che arricchisce e rinnova il pensiero dello studio in ogni progetto. Hmaa opra nella convinzione che l’atto del costruire debba essere generoso e apportare all’ambiente costruito tanto quanto riceve dal contesto immediato e più ampio.
Lo studio promuove un’architettura radicata nella storia e nella geografia del luogo. Comprenderne l’essenza consente di definire il layout, la morfologia, gli allestimenti e di costruire con i materiali più adatti a ogni progetto.

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