L’albero degli alberi di Michele De Lucchi

Radici al vento, testa nella terra’ è l’installazione realizzata da Michele De Lucchi nell’Arboreto dell’Orto Botanico dell’Università di Padova con tronchi e rami di decine di alberi di diverse essenze – faggio, abete rosso, larice, frassino, tiglio e nocciolo – provenienti dalle vallate del bellunese e del Trentino, abbattuti lo scorso ottobre dalla tempesta Vaia, che stravolse il paesaggio di 40mila ettari di territorio montano.

A vederlo, con le radici sospese nell’aria e riflesse da uno specchio d’acqua che «rimanda al mare surriscaldato dagli effetti dell’inquinamento atmosferico», il totem di De Lucchi, meccanico assemblaggio di legni diversi in stridente contrasto con il rigoglio delle piante dell’Arboreto, provoca un colpo al cuore, lo stesso che si prova – sottolinea De Lucchi – «nel vedere i boschi abbattuti e il paesaggio violentato delle nostre valli. Racconta la fragilità della Natura, che è anche la fragilità dell’uomo».

L´albero degli alberi visto dall´alto (foto Giacomo Bianchi)

 

Il memento rivolto ai visitatori rimarrà nell’Orto Botanico di Padova (il più antico d’Europa) fino al gennaio 2020. Come è naturale, gradualmente vento, pioggia e sole modificheranno la sua forma, perderà rami e radici. Resterà invece forte il simbolo.

La realizzazione dell’opera è stata possibile grazie alla collaborazione con Arte Sella e le istituzioni dei territori coinvolti che hanno contribuito a reperire il materiale arboreo.

  


Radici al vento, testa nella terra

 

Un’iniziativa di Orto Botanico – Università di Padova

In collaborazione con Arte Sella

Ideazione e progettazione Michele De Lucchi

Realizzazione D3wood

Hanno contribuito alla fornitura del legname abbattuto dalla tempesta:

 

Consulenza tecnico-scientifica Dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali (Tesaf) dell’Università di Padova

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