LISTITUTO DARTE CONTEMPORANEA DI HOLL

Inaugurato pochi giorni fa, all’interno della Virginia Commonwealth University di Richmond, l’Istituto d’arte contemporanea, una delle ultime realizzazioni dell’architetto statunitense Steven Holl.

Lo Iac lavorerà in stretto contatto con la scuola d’arte della stessa Vcu, una delle principali scuole pubbliche d’arte e design degli Stati Uniti.

Il nuovo edificio, collocato tra due strade molto trafficate della città, si sviluppa su una superficie di circa quattromila metri quadrati e dispone di spazi flessibili adatti a ospitare, grazie al forum centrale, differenti eventi: mostre, film, spettacoli, convegni. 

L´ingresso dell´Istituto d´Arte Contemporanea (courtesy Steven Holl Architects)

Le pareti vetrate e le finestre della nuova architettura creano una continuità tra gli spazi interni ed esterni dell´edificio. Al primo piano, un’ampia galleria, una caffetteria, un bar e un concept store si irradiano dal forum centrale e incorniciano un giardino all´aperto, che a sua volta ospiterà incontri e spettacoli pubblici.

La galleria al terzo piano dello Iac

Il primo piano è dotato di un auditorium all´avanguardia da 240 posti per proiezioni di film, spettacoli, conferenze. Il secondo piano comprende invece due gallerie biforcute e un laboratorio didattico adattabile per attività di tipo interattivo. La terrazza, accessibile al pubblico, è attrezzata con quattro tetti verdi. Al terzo piano, che ospita una galleria con mura alte tre metri, sono collocati alcuni uffici amministrativi e la sala del consiglio. Una serie di altri uffici sono invece sistemati al livello inferiore dell´edificio, che comprende anche una hall per i visitatori, spazi per gli allestimenti, un laboratorio, una cucina e un deposito dei materiali.

In linea con il masterplan del Virginia Commonwealth University, lo Iac è dotato di tecnologie d´avanguardia e dispositivi attenti alle performance ambientali.

L’edificio è rivestito di pareti in vetro trasparente e traslucido con lucernari che diffondono la luce naturale dall’alto e riducono l’apporto delle fonti energetiche non rinnovabili.

I pozzi geotermici forniscono energia per il riscaldamento e il raffreddamento e i quattro tetti verdi, oltre ad assorbire l´acqua piovana, compensano le emissioni di carbonio e aumentano l´isolamento termico delle coperture. L’edificio risponde agli standard di certificazione ambientale Leed Gold.

«Abbiamo progettato l’Istituto d’arte contemporanea come un edificio luminoso, in cui la luce è elemento catalizzatore di trasformazione dell´arte stessa – afferma Steven Holl -. Non faccio distinzioni tra le arti visive e quelle dello spettacolo: la fluidità del progetto consentirà di sperimentare tutte le potenzialità del campus universitario».

L´acquarello di Holl che descrive le relazioni dell´edificio con gli spazi esterni pubblici 

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