LA CASA DEL FUTURO AL CAME DESIGN AWARD

Sono 5 architetti italiani under 30 i vincitori della prima edizione del Came Design Award, riconoscimento istituito dall’azienda trevigiana Came per premiare talenti emergenti, giovani architetti e designer che hanno immaginato la tecnologia in grado di rivoluzionare la casa e l’abitare del futuro.

Per questo contest dedicato a studenti e neo-laureati delle facoltà di Architettura e Design italiane, è stato affidato il compito di valutare i progetti in concorso a una giuria di esperti internazionali del mondo dell’architettura e del design, tra cui Makio Hasuike, Massimo Farinatti e Marco Mora, affiancati dai vertici di Came: Elisa Menuzzo e Gianni Michielan. Sono stati così assegnati:

  • 1° Premio a I-Bin, il sistema di riciclaggio intelligente di Sofia Crescioli,
  • 2° Premio a Levito, il sistema di progetto di movimentazione dei cancelli attraverso la levitazione elettromagnetica di Chiara Capoia e Laura Cavasin,
  • 3° Premio a Touch Security House, il sistema di vernice conduttiva per attivare scenari all’interno della casa di Dario Moretto e Luca Ariedi.

 

I vincitori della prima edizione di Came Design Award

 

I progetti in concorso dovevano rispecchiare i temi su cui l’azienda ha già da anni intrapreso un percorso di innovazione: controllo e gestione dei varchi e degli accessi, sicurezza, illuminazione, domotica, interfacce uomo/macchina. Gli elaborati più innovativi sono stati realizzati e sono esposti nel living CamEXperience ad Expo.

“Crediamo fortemente nei giovani – ha dichiarato Elisa Menuzzo, Vice Presidente di Came – Siamo convinti che la loro tenacia e la loro capacità di mettersi in gioco possano essere il motore di nuove idee. Riteniamo, quindi, che i giovani abbiano, a pieno titolo, il diritto di ideare la casa del futuro immaginando l’ambiente domestico nel quale andranno a vivere domani”.

La giuria della prima edizione di Came Design Award


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