La rigenerazione si veste di giallo. L’intervento di MVRDV a Atelier Gardens

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Haus 1 è l’ultimo edificio completato nell’ambito del masterplan Atelier Gardens di 23.800 mq firmato da Mvrdv a Berlino.

 

Il masterplan di Atelier Gardens è stato concepito come una serie di trasformazioni sostenibili, sfruttando le strutture esistenti anziché demolirle

 ph. ©Lukas Drobny.

 

Insieme allo studio Hirschmüller Schindele Architekten, Mvrdv ha rinnovato radicalmente un edificio per uffici degli anni Novanta che ora funge da porta d’accesso al campus Atelier Gardens e simbolo emblematico della sua trasformazione.

Di un brillante colore giallo, la struttura è completata da un padiglione e una terrazza sul tetto, in moduli di legno prefabbricati, accessibili tramite una grande scalinata esterna.

 

Data la sua posizione e altezza, è stata presa la decisione di trasformare l’edificio in un simbolo emblematico del campus, ph. ©Lukas Drobny.

 

Haus 1 è il secondo progetto completato da Mvrdv all’interno di Atelier Gardens, dopo la riapertura dello scorso anno di Ton 1, uno storico studio cinematografico costruito negli anni Venti.

Situato all’estremità meridionale del Tempelhof, l’intero progetto ha riconvertito i Berliner Union Film Ateliers (Bufa) implementando spazi per la formazione ed eventi e uffici per aziende orientate all’imprenditoria sociale e rigenerativa.
In una logica redistribuiva, parte degli affitti pagati dalle aziende presenti nel campus contribuisce ad abbassare il costo degli spazi destinati invece a imprese start-up e Ong.

 

Ora di colore giallo brillante, l’edificio è completato da un padiglione e una terrazza sul tetto, accessibili tramite una grande scalinata esterna, ph. ©Schnepp Renou.

 

Il nuovo edificio è progettato per ospitare spazi di lavoro e riunioni su quattro piani, tra cui la sede di Atelier Gardens e una caffetteria.
Le planimetrie sono state modificate per massimizzare la flessibilità, semplificando futuri cambiamenti nell’uso o nella disposizione e prolungando così la durata di vita dell’edificio.

 

 

La scalinata scenografica è pensata per essere luogo di sosta e osservazione, ph. ©Schnepp Renou.

 

Progettato per l’investitore e costruttore londinese Fabrix, il masterplan per il campus di 23.800 metri quadrati è stato concepito attraverso una serie di trasformazioni sostenibili, riconvertendo le strutture esistenti piuttosto che demolirle e massimizzando il potenziale degli spazi intermedi.
Il tutto integrato nel paesaggio progettato dall’inglese Harris Bugg Studio, che migliora significativamente la permeabilità del sito all’acqua e la biodiversità.

 

L’edificio è stato ampliato con un padiglione sul tetto in legno di moduli prefabbricati che serve anche a raccogliere l’acqua piovana, alimentando un piano completo di ritenzione idrica implementato in loco, ph. ©Schnepp Renou.

 

Il segno più immediatamente evidente di questo cambiamento è il colore dell’edificio. Una volta bianca, Haus 1 è ora di un giallo solare ovunque.
Una volta entrati nel campus, i visitatori incontrano immediatamente un altro segno chiaro: dalla piazza centrale dell’Atelier Gardens, la scalinata gialla a zig-zag, punteggiata da posti a sedere e piattaforme panoramiche, conduce al tetto, con viste sullo skyline di Berlino.

 

L’ingresso di Haus 1, l’ultimo edificio completato nell’ambito del masterplan Atelier Gardens di Berlino firmato da Mvrdv, ph. ©Schnepp Renou.

 

Il paesaggio verde sul tetto, il nuovo isolamento e le tende da sole sulle due facciate in vetro dell’edificio riducono il guadagno di calore in estate, migliorando la resilienza climatica dell’edificio, mentre il riscaldamento a pavimento a bassa temperatura modera il clima interno nei mesi freddi.
Tutta l’illuminazione è stata convertita in sistemi Led e gli impianti sanitari sono stati efficientati dal punto dell’uso e consumo dell’acqua, impiegando ovunque possibile l’acqua piovana raccolta in vasche dedicate.

 

La zona caffetteria, anch’essa sviluppata riutilizzando il più possibile la struttura pre-esistente e dando la preferenza a materiali durevoli e riciclabili con un basso impatto ambientale, ph. ©Schnepp Renou.

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