Con numerose domande di brevetti e un impianto pilota realizzato a La Spezia, la startup Limenet ha industrializzato una tecnologia che, se applicata su larga scala, potrebbe ridurre le emissioni di CO2 che contribuiscono all’effetto serra responsabile del surriscaldamento del pianeta.
Contrariamente alle strategie che prevedono lo stoccaggio geologico, la tecnologia di Limenet consiste nel trasformare l’anidride carbonica in una soluzione acquosa di bicarbonati di calcio, con potenziali effetti benefici anche per l’ecosistema marino.
Si tratta di un’azione trasformativa che – con tempi estremamente più lunghi – avviene anche in natura. È il cosiddetto “ciclo geologico del carbonio”, un processo naturale attraverso il quale il carbonio presente in atmosfera viene scambiato con la geosfera (cioè il terreno), l’idrosfera (mari e oceani) e la biosfera (le acque dolci come laghi e fiumi). Prima che le emissioni legate alle attività dell’uomo sul pianeta raggiungessero i preoccupanti livelli attuali, per millenni i processi naturali di assorbimento hanno mantenuto stabile l’equilibrio carbonico del’atmosfera. Questo perché i principali depositi di anidride carbonica del nostro pianeta sono proprio mari e oceani: l’acqua salata, infatti, permette l’assimilazione dell’anidride carbonica per poi neutralizzarne l’acidità grazie alle rocce carbonatiche.
Limenet parte dalla macinazione – tramite fonti energetiche rinnovabili – del carbonato di calcio, materiale presente in grande quantità sulla crosta terrestre, che frantumato viene trasformato in calce viva, successivamente idratata per ottenere calce spenta.
Poco più della metà della calce spenta ottenuta viene poi utilizzata per rimuovere l’anidride carbonica prodotta. Il processo avviene nel reattore di Limenet: mescolando anidride carbonica e idrossido di calcio in acqua di mare si ottiene bicarbonato di calcio, che conferisce all’ambiente marino le sue proprietà alcaline.
L’altra metà della calce spenta viene utilizzata nel processo di alcalinizzazione del mare oppure può essere utilizzata per stoccare, sempre in forma di bicarbonati di calcio, l’anidride carbonica rimossa dall’atmosfera (mediante ventilatori di grandi dimensioni che filtrano l’aria catturandone la CO2 in eccesso o mediante filtri industriali applicati alle ciminiere di industrie e centrali elettriche).
La CO2 sequestrata viene fatta reagire con la calce spenta decarbonizzata prodotta da Limenet per generare bicarbonati di calcio.
Questi, dispersi successivamente in mare, ne garantiscono l’aumento di alcalinità, contrastando l’acidificazione.
L’impianto pilota di La Spezia, progettato in collaborazione con il Politecnico di Milano e l’università Unige di Genova e realizzato con il supporto di Hyrogas, ha prodotto l’idrossido di calcio decarbonizzato che, fatto reagire con i primi 150 chilogrammi di CO2 proveniente da fonti esterne, ha portato alla produzione di bicarbonato di calcio. Questi 150 kg rappresentano a tutti gli effetti le prime emissioni negative di CO2 realizzate attraverso la tecnologia da Limenet.
Successivi test hanno dimostrato la stabilità dei bicarbonati di calcio prodotti. La stabilità nel tempo delle soluzioni di sequestro e stoccaggio di CO2 è infatti di cruciale importanza: per garantire uno stoccaggio permanente di CO2, questa deve rimanere immagazzinata per più di 10.000 anni.
Il processo di trasformazione dell’anidride carbonica in bicarbonati di calcio, ossia la produzione di emissioni negative di CO2, viene tracciato da Limenet attraverso la blockchain, in modo che di ogni operazione del processo resti una traccia su Polygon, second layer di Ethereum.
I certificati di emissioni negative di Limenet sono realizzati attraverso un mining di Nft, vale a dire la pubblicazione univoca del token sulla blockchain, così da poter essere acquistata. Per dare massima trasparenza alla sua azione, Limenet ha infine previsto la certificazione del suo processo e dei suoi Nft da parte di un soggetto terzo attraverso un sistema di monitoring, reporting & verification.
I prossimi step prevedono di scalare la tecnologia con un impianto da circa 40.000 tonnellate di CO2 rimosse annualmente. Successivamente, attraverso la standardizzazione di un impianto da 500.000 tonnellate, raccogliere capitali per costruire una serie di impianti capaci di assorbire centinaia di milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno.
Limenet
La società Benefit Limenet è il risultato di una lunga serie di studi, ricerche e innovazioni elaborati da Giovanni Cappello (Cto & co-founder), uno dei massimi esperti di gassificazione in Italia. La ricerca scientifica è stata supportata dal gruppo di ricerca del Politecnico di Milano Desarc-Maresanus.
Alla guida della società è Stefano Cappello (Ceo & founder), ingegnere che ha abbandonato la carriera nel mondo corporate per dedicarsi alle tecnologie dedicate alle emissioni negative di anidride carbonica.
Completa la compagine dei co-fondatori Enrico Noseda (strategic advisor & co-founder), con trascorsi in Skype e Microsoft, già co-founder di startup di successo e impegnato con Cariplo Factory in attività di Open Innovation e nello sviluppo internazionale di startup digitali.