LA TERZA VIA DI REBUILD. A OTTOBRE A MILANO

È stata definita la terza via delle costruzioni ed è stato il tema di Rebuild 2017, l´appuntamento dedicato alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente giunto ormai alla sesta edizione. Si tratta dell´edilizia off-site, vale a dire di quella parte del processo di produzione edilizia che si realizza non più in cantiere, ma in fabbrica, nello stabilimento. La terza via, appunto.

Nel corso dell´appuntamento di Riva del Garda gli organizzatori di Rebuild hanno inteso approfondire le possibilità oggi offerte dall’edilizia off-site, le sue evoluzioni e gli impatti sul sistema delle costruzioni italiano.

Il pubblico di Rebuild, composto di tecnici, progettisti, imprenditori, costruttori, fa ormai parte di una comunità dell´edilizia che vuole guardare al futuro e alla nuove sfide delle costruzioni

 

«Dalla nostra due giorni — sostiene Thomas Miorin, ideatore dell´evento  è emerso con chiarezza che l’edilizia italiana, quando si incontra con la manifattura, acquisisce delle interessanti possibilità di sviluppo. L’edilizia off-site dimostra infatti di saper declinare altissima qualità a costi contenuti, industrializzazione con varietà, sostenibilità e qualità architettonica, nuove competenze con automazione, soluzioni per la rigenerazione delle nostre città con inedite possibilità di export. Ora è necessario accompagnare le imprese in questa direzione e definire un quadro di policy nazionale coerente con queste possibilità, iniziando ad alzare le ambizioni sull’efficienza energetica dei patrimoni immobiliari».

A Riva del Garda sono stati presentati diversi casi internazionali e nazionali, con alcuni esempi che confermano come questi processi, tra cui la digitalizzazione della progettazione e del cantiere, la produzione ibrida, digitale e manifatturiera, rappresentano già oggi una realtà.

«Si tratta di processi di innovazione che stanno già avvenendo  sostiene Enzo Micelli, presidente del comitato scientifico di Rebuild. Abbiamo ascoltato alcune eccellenze italiane, come Percassi, Focchi, Stahlbau, Moretti. Si è parlato anche di robotica, di automazione spinta, ma su tutto è prevalso che il lavoro dell’uomo ha un valore essenziale: non vedremo mai fabbriche senza operai, vedremo un altro tipo di operai».

La convention trentina ha posto grande attenzione anche al tema dell’energia e della sostenibilità.

«L´Italia deve accelerare la riqualificazione spinta, la cosiddetta deep renovation – ha aggiunto Gianni Silvestrini, presidente di Green building council ItaliaUn tema, questo, raccolto dallo stesso ministro dello Sviluppo economico all´interno della Strategia energetica nazionale. I casi visti a Rebuild testimoniano che digitalizzazione e industrializzazione intelligente possono rappresentare una via italiana economicamente ed energeticamente valida».

Il prossimo appuntamento pubblico di Rebuild è a Milano, il 18 ottobre.

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