È stata definita la terza via delle costruzioni ed è stato il tema di Rebuild 2017, l´appuntamento dedicato alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente giunto ormai alla sesta edizione. Si tratta dell´edilizia off-site, vale a dire di quella parte del processo di produzione edilizia che si realizza non più in cantiere, ma in fabbrica, nello stabilimento. La terza via, appunto.
Nel corso dell´appuntamento di Riva del Garda gli organizzatori di Rebuild hanno inteso approfondire le possibilità oggi offerte dall’edilizia off-site, le sue evoluzioni e gli impatti sul sistema delle costruzioni italiano.
Il pubblico di Rebuild, composto di tecnici, progettisti, imprenditori, costruttori, fa ormai parte di una comunità dell´edilizia che vuole guardare al futuro e alla nuove sfide delle costruzioni |
«Dalla nostra due giorni — sostiene Thomas Miorin, ideatore dell´evento — è emerso con chiarezza che l’edilizia italiana, quando si incontra con la manifattura, acquisisce delle interessanti possibilità di sviluppo. L’edilizia off-site dimostra infatti di saper declinare altissima qualità a costi contenuti, industrializzazione con varietà, sostenibilità e qualità architettonica, nuove competenze con automazione, soluzioni per la rigenerazione delle nostre città con inedite possibilità di export. Ora è necessario accompagnare le imprese in questa direzione e definire un quadro di policy nazionale coerente con queste possibilità, iniziando ad alzare le ambizioni sull’efficienza energetica dei patrimoni immobiliari».
A Riva del Garda sono stati presentati diversi casi internazionali e nazionali, con alcuni esempi che confermano come questi processi, tra cui la digitalizzazione della progettazione e del cantiere, la produzione ibrida, digitale e manifatturiera, rappresentano già oggi una realtà.
«Si tratta di processi di innovazione che stanno già avvenendo – sostiene Enzo Micelli, presidente del comitato scientifico di Rebuild. Abbiamo ascoltato alcune eccellenze italiane, come Percassi, Focchi, Stahlbau, Moretti. Si è parlato anche di robotica, di automazione spinta, ma su tutto è prevalso che il lavoro dell’uomo ha un valore essenziale: non vedremo mai fabbriche senza operai, vedremo un altro tipo di operai».
La convention trentina ha posto grande attenzione anche al tema dell’energia e della sostenibilità.
«L´Italia deve accelerare la riqualificazione spinta, la cosiddetta deep renovation – ha aggiunto Gianni Silvestrini, presidente di Green building council Italia. Un tema, questo, raccolto dallo stesso ministro dello Sviluppo economico all´interno della Strategia energetica nazionale. I casi visti a Rebuild testimoniano che digitalizzazione e industrializzazione intelligente possono rappresentare una via italiana economicamente ed energeticamente valida».
Il prossimo appuntamento pubblico di Rebuild è a Milano, il 18 ottobre.