L’architettura si confronta con il tempo nel progetto di Ora
L’architettura si confronta con il tempo nel progetto di Ora
L’architettura si confronta con il tempo nel progetto di Ora
L’architettura si confronta con il tempo nel progetto di Ora
L’architettura si confronta con il tempo nel progetto di Ora
L’architettura si confronta con il tempo nel progetto di Ora
L’architettura si confronta con il tempo nel progetto di Ora
L’architettura si confronta con il tempo nel progetto di Ora
L’architettura si confronta con il tempo nel progetto di Ora
Repubblica Ceca, Jevíčko, 60 chilometri a nord di Brno: un’antica fattoria, che nella sua lunga vita ha resistito a numerose trasformazioni compresa la riconversione a granaio nel periodo comunista, è stata sapientemente ricostruita e riconvertita in residenza grazie al lavoro degli architetti Jan e Barbora Hora e Jan Veisser dello studio Ora.
Nonostante gli anni e le rovine del tempo, il vecchio fabbricato, ridotto a un insieme di mattoni e una copertura a due falde, aveva mantenuto la sua imponenza e le qualità originarie. Il lavoro dei progettisti, durato un paio d’anni, è consistito nel ricostruire ciò che rimaneva dello stabile, mantenendo il guscio esterno e riorganizzando gli interni.
L’intervento, terminato da poco, è una dichiarazione d’intenti, una presa di posizione dei progettisti su come sia possibile mettere mano all’edilizia esistente senza perdere l’autenticità del tempo, senza demolire ciò che esiste, né ricostruirlo in modo dogmatico, e farlo rispettando parametri economici e standard abitativi contemporanei.
Il progetto ripropone la struttura originaria della casa, ora organizzata su due livelli anziché tre, e conserva le scale esistenti: una scelta che indirizza anche il ridisegno delle facciate, per le quali sono realizzate, dove necessario, nuove grandi aperture.
Separata da quella esistente è stata creata una nuova struttura portante, anche se in alcuni punti il muro di mattoni fa breccia all’interno dell’abitazione, con una soluzione che crea un intreccio visivo di murature appartenenti a epoche differenti. Così accade anche per le aperture vecchie e nuove: la loro non perfetta coincidenza permette al nuovo di penetrare nel vecchio e, all’opposto, al vecchio di entrare attraverso le nuove finestre.
Il living della casa, ampio, luminoso e contemporaneo, si compone di uno spazio abitativo a doppia altezza, con una stufa in maiolica e una cucina in evidenza. È il fulcro della casa. Le scale, collocate nel generoso soggiorno, conducono gli ospiti alle camere, tutte con bagno.
La tavola rotonda nella hall comunica con un enorme tavolo di quercia all’esterno.
Nonostante il degrado del manufatto originario, la nuova abitazione non solo riutilizza i materiali in legno già presenti (le capriate e i soffitti ancora in buono stato), ma soddisfa gli standard energetici chiesti dalle normative.
Legno di frassino, piastrelle in cemento, assi di abete, mosaici in vetro, mattoni e blocchi in ceramica sono i materiali utilizzati.
Nel rispetto della storia dell’edificio il giardino è progettato per diventare parte del paesaggio naturale, privo di confini fisici (progetto di Štěpánka Černá), con una delimitazione solo indicata da frammenti di muretto e un cancello in corten. Gli alberi da frutta, i prati e i biancospini sono presi in prestito dalla natura attorno; in questo modo il giardino diventa il collegamento tra la casa e il paesaggio circostante.
ORA
Giovane studio di architettura fondato nel 2014 da Jan Veisser (1986), Jan Hora (1987) e Barbora Hora (1988), ORA ha sede a Znojmo, nella Moravia meridionale, in Repubblica Ceca. Sviluppa progetti attenti all’ambiente e alla scala urbana e regionale.