L’arte del mosaico nel terzo millennio, la collezione Éclats di Friul Mosaic

Presentata pochi giorni fa a Milano Éclats, una nuova collezione di arte musiva nata dalla collaborazione di Friul Mosaic con Fabio Ferrillo Belli. «Una collezione – afferma l’architetto e designer milanese – ideata attorno a tre temi evocativi, contemporanei e inediti. Tre temi, nove soggetti, ventisette declinazioni ed infinite possibilità, pensati ognuno in due diverse declinazioni – una più tradizionale, legata al supporto, e la seconda più contemporanea e tridimensionale, nella quale alcuni dettagli del soggetto prendono vita staccandosi dalla parete –destinate al mondo contract, wellness e residenziale».

Éclats sviluppa i tre temi scelti da Ferrillo Belli – ‘Creature Volanti’, ‘Giungla Tropicale’ e ‘Omaggio a Milano’ con un linguaggio iconografico, tecnico e cromatico contemporaneo, moderno e sperimentale, che supera il concetto di mosaico tradizionale anche nelle scelte tecniche e produttive dell’azienda artigiana di San Martino in Tagliamento.

 

High Rise, dal tema ‘Omaggio a Milano’ della collezione Éclats

 

Protagonista della collezione è il colore. Ogni pattern potrà essere declinato nel pieno della palette di smalti veneziani creata appositamente per Éclats, o in bianco e nero, o ancora lasciando spazio a tonalità di grigio che desaturano parzialmente il soggetto.

La palette di colori di Éclats

Le schegge di preziosi smalti colorati, raccolte in pannelli e supporti speciali, danno vita a composizioni e quinte scenografiche che si staccano dalla parete, suggerendo collocazioni del tutto inedite, dagli ambienti pubblici alle zone più private della casa o di uno yacht come della casa, sino ad accarezzare gli arredi, sfiorando il mondo del design.

 

Tridimensionalità nel tema della collezione Éclats ‘Creature Volanti’

 

I valori alla base della collaborazione sono la sperimentazione, l’attenzione all’ambiente, la customizzazione e la valorizzazione delle capacità artistiche e artigianali.

Gli spizzi colorati sono ottenuti da vetri riciclati che, uniti a pigmenti naturali, subiscono un processo di sinterizzazione a bassa temperatura, privo di emissioni in atmosfera e di sostanze tossiche. I supporti sono realizzati in materiali riciclati o completamente riciclabili, come l’alluminio e le fibre vegetali, e i materiali usati per la posa sono compatibili con l’ambiente e la salute.

 

 

«Da sempre investiamo sull’ambiente e sull’eticità delle nostre realizzazioni e del nostro processo produttivo – spiega Barbara Bertoia, alla guida dell’azienda con la sorella Tiziana e con Natalina Querin che dirige il laboratorio artistico – perché ridiamo vita a materiali non più utilizzabili per i loro scopi originari e perché, nell’epoca dell’usa e getta, realizziamo opere destinate a durare nel tempo. Eticità inoltre perché ogni nostro lavoro è fatto interamente a mano e nel particolare rispetto e valorizzazione delle persone che collaborano e lavorano nell’atelier di Friul Mosaic».

La qualità e l’abilità dei collaboratori, insieme alla capacità di portare a termine in tempi congrui anche opere estremamente complesse sono gli elementi che hanno consentito all’azienda di conquistare importanti commesse in tutto il mondo, dalle boutique di Dolce&Gabbana a hotel high-end come il Cipriani di Milano, l’Hotel de Paris di Montecarlo o il Bulgari Rome progettato da Acpv Architects Antonio Citterio Patricia Viel di imminente apertura a Roma.

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