Venerdì 4 maggio, alle ore 17.30, all´Accademia di San Luca a Roma la presentazione del volume Ritratti di città. Dal rinascimento al secolo XVIII, di Cesare de Seta, edito da Einaudi. Introdotti da Francesco Moschini, alla presenza dell’autore, intervengono Antonio Paolucci e Claudio Strinati.
Il ritratto di città è la forma più alta di celebrazione del potere urbano, sia quello di un re, di un papa, di un principe o di un mecenate e nasce dal Rinascimento con l´invenzione rivoluzionaria della prospettiva.
Dai primi ritratti di città, databili all´ultimo triennio del Quattrocento, con la loro manifesta intenzione di mettere in scena la bellezza, la prosperità e la grandezza di capitali dell´Occidente come Firenze, Roma e Napoli, il volume ricostruisce la mappa dei ritratti nei secoli a seguire sia in senso geografico che tecnico e artistico.
Lentamente, con l´avvento della stampa, il baricentro della produzione iconografica si sposta dall´Italia alla Svizzera, alla Germania e all´Olanda, e poi in Francia, Spagna e Inghilterra. Il Seicento vede il trionfo di questo genere con ritratti incisi e dipinti di città sempre più precisi e ampi. Pittori come El Greco, Didier Barra e Jan Bruegel scendono in campo con tele affascinanti.
Con l´evoluzione scientifica della topografia si giungerà infine a realizzare grandi piante di città che hanno anche una funzione amministrativa, fiscale, politica e di controllo delle masse urbane. Il lento divorzio tra arte e scienza diviene così definitivo.
Cesare de Seta ha insegnato all´Istituto italiano di Scienze umane tra Firenze e Napoli, dirige il Centro Studi sull´Iconografia della città europea all´Università di Napoli Federico II e ha insegnato all´Ècole del Hautes Etudes Sociales di Parigi
Accademia Nazionale di San Luca, Roma, Piazza dell´Accademia di San Luca 77