Fino all’8 maggio 2016 la sede espositiva LAC del MASI di Lugano ospiterà la mostra “Aleksandr Rodčenko”, una raccolta di oltre trecento opere tra fotografie, fotomontaggi, collage, stampe offset e costruzioni spaziali di uno dei maggiori esponenti dell’avanguardia russa e degli artisti più influenti del ventesimo secolo.
Le opere in mostra – che contano anche collaborazioni con altri artisti, letterati e intellettuali come il poeta Vladimir Majakovskij, i registi Sergej Ejzenstein, Dziga Vertov e gli scrittori Osip Brik e Sergej Tret’jakov – sono state selezionate da Ol’ga Sviblova, direttrice della Casa della fotografia di Mosca e curatrice del Padiglione Russo alla Biennale di Venezia del 2007 e del 2009.
Lily Brik. Ritratto per il manifesto Knigi, 1924 foto©A. Rodčenko |
Danno il via al percorso espositivo le prime opere di fotomontaggi e manifesti – sintesi di diverse correnti artistiche e caratterizzate da una grande efficacia comunicativa – a cui fanno seguito gli scatti fotografici che testimoniano la nuova idea di fotografia – non sostenuta dal desiderio di documentare la realtà in modo distaccato, ma tesa a sottolinearne il carattere emotivo, dinamico e vitale – introdotta dall’artista russo. Scatti diagonali, scorci e punti di ripresa insoliti, dal basso verso l’altro e viceversa, ingrandimenti di dettagli che mettono in luce aspetti della realtà, tipici del “Metodo Rodčenko” caratterizzano le opere qui esposte. La mostra è completata da tre Costruzioni Spaziali, sculture aeree ideate fra il 1920 e il 1921 composte da sagome geometriche (ovali, esagoni e quadrati progressivamente più piccoli) ritagliate da uno stesso foglio di metallo o compensato.
Radioascoltatore, 1929 foto©A. Rodčenko |
ALEKSANDR RODČENKO
Dove: Museo d’arte della Svizzera italiana MASI, sede LAC – Lugano
Quando: 27 febbraio 2016 – 8 maggio 2016
10.30-18-00 (martedì, mercoledì, domenica) 10.30-20.00 (giovedì, venerdì, sabato)
Chiuso il lunedì