Proclamata a Milano, in Listone Giordano Arena, l’opera vincitrice dell’undicesima edizione del premio Cramum per l’arte contemporanea, intitolata Il tempo della terra.
A distinguersi tra i dieci finalisti è stato Lorenzo Guzzini, architetto e artista, con il progetto Tempo lineare e tempo ciclico: una scultura che verrà installata permanentemente nel parco della Cantina Terre Margaritelli, in Umbria.

Alta cinque metri, l’opera è «una campana che si fa campanile», una struttura verticale ed essenziale che si inserisce nel paesaggio, diventando un riferimento visivo e sonoro.
Il suo rintocco quotidiano a mezzogiorno evocherà una “geografia dell’esistenza“, come l’ha definita la giuria, un ritmo che richiama l’equilibrio tra lavoro e contemplazione, tra materia e spirito.
Nel motivare la scelta, la giuria – composta da Andrea Margaritelli, Sabino Maria Frassà, Tiziana D’Acchille, Franco Mazzucchelli, Fulvio Morella, Marco Tortoioli Ricci, Carla Tolomeo, Luca Zevi – ha sottolineato come l’opera rappresenti «la maturità artistica: sintesi di esperienza, consapevolezza e capacità generativa».

Come ha spiegato il direttore del Premio Sabino Maria Frassà, Tempo lineare e tempo ciclico non rappresenta il tempo in modo astratto, ma lo restituisce come esperienza concreta e quotidiana.
In tensione tra il ritmo umano, percepito come lineare, e quello naturale, ciclico, il campanile di Lorenzo Guzzini rappresenta un dispositivo di orientamento e riflessione, oggetto rituale e poetico. «Il rintocco non è un suono nostalgico ma un invito a fermarsi, ricordare chi siamo, riconnetterci a un tempo più umano».

Il premio Cramum, nato nel 2013 per valorizzare giovani artisti under 40, ha da questa edizione esteso il proprio campo d’indagine alla maturità artistica, indipendentemente dall’età o dalle categorie disciplinari. Il premio – sostenuto da Listone Giordano in collaborazione con Terre Margaritelli – è rappresentato dal cubo cramum, disegnato da Antonio Frassà e realizzato per l’occasione dall’artigiano Mario Rossi in ciliegio europeo.

Oltre a Guzzini, la giuria ha attribuito due menzioni speciali,per la forza espressiva delle loro opere, a Livia Paola Di Chiara e Marco Paghera,
