Lo studio di ingegneria di Marco Peroni ha ristrutturato una abitazione a schiera nel centro storico di Faenza (Ravenna) a ridosso delle mura medievali della città.
Nell’Ottocento la casa faceva parte di un complesso edilizio più grande, parte di un monastero, ed era stata ricavata chiudendo parzialmente un portico a colonne. Queste stesse colonne sono state valorizzate nella ristrutturazione che è stata condotta nel rispetto delle preesistenze e utilizzando materiali ecocompatibili.
L’abitazione si sviluppa su due piani per un totale di circa 100 metri quadrati e ha la particolarità di avere un piano terra autonomo – con soggiorno-cucina, camera da letto e bagno – affacciato su una piccola corte interna chiusa ai lati che dona luminosità a tutti gli interni.
Il piano terra si apre direttamente su una stretta via del centro storico, senza filtri con la zona giorno e cucina. Sul retro, la camera da letto e il corridoio che porta al bagno si aprono sul piccolo cortile, rivestito con pavimentazione in doghe di legno da esterno in teak.
Interno ed esterno sono collegati con un grande scorrevole in legno e vetro realizzato su misura che si può aprire in tutta la sua larghezza.
Il primo piano è stato trattato come open space eliminando le chiusure e lasciando solo le pareti trasversali portanti della scala in corrispondenza della quale si apre un grande lucernaio. La lunga parete di confine è stata trattata a lavagna magnetica. L’arredo, essenziale, si compone di tavoli di legno su cavalletti e librerie in acciaio.
A livello strutturale l’intervento ha coinvolto totalmente sia le pareti sia i solai di piano e di coperto che sono stati completamente ricostruiti secondo le norme antisismiche previste per la zona di Faenza.
Caratteristica della ricostruzione del solaio di piano è rappresentata dalle travi portanti in legno lamellare posizionate inclinate tra loro in pianta in modo da costituire una sorta di controventatura di piano e allo stesso tempo creare un gioco di linee sul soffitto, risaltato dal trattamento chiaro del tavolato.
Le travi del coperto sono in legno massello di abete di recupero provenienti da vecchi cantieri della zona.
Vista la necessità di abbassare gran parte del piano terra per ricondurlo quasi tutto su un unico piano, Marco Peroni Ingegneria ha in gran parte scoperto delle murature a contatto con il terreno. Quindi il primo metro di muro è stato trattato con un prodotto osmotico anti-umidità di Kerakoll sul quale è stato posto un intonaco dalle buone caratteristiche di isolamento termico.
I paramenti murari – che avevano una tessitura, in partenza, piuttosto eterogenea con inclusioni di muratura e blocchi di pietra poco coesi tra loro – sono stati consolidati con interventi massicci di scuci-cuci con intenso utilizzo di malta Geocalce G Antisismico e tratti importanti di rete GeoSteel Grid 200.
Marco Peroni Ingegneria
Laureato in ingegneria civile nel 1991 all’Università di Bologna con una tesi sul ponte di Messina con Massimo Majowiecki, dal 1993 esercita la libera professione di ingegnere civile presso un proprio studio professionale prima con altri soci e poi, dal 2010, in proprio.
Marco Peroni Ingegneria si trova a Faenza all’interno, e nei locali adiacenti, di una chiesa sconsacrata del Settecento, nel cuore dell’antico quartiere di Borgo Durbecco trasformata in un laboratorio-officina in cui si trovano modelli e disegni di progetti futuristici dai ponti alle basi lunari e su Marte. Dal 2021 lo studio è presente anche a Bologna con una sede distaccata.
In questi anni Marco Peroni Ingegneria ha accompagnato i propri clienti nel compito di dare struttura alle idee, a partire dagli interventi più semplici fino alle opere di notevole complessità ingegneristica, svolgendo nel contempo un’intensa attività di ricerca.