Mattoni di argilla per l’ampliamento di un laboratorio di ceramica in Portogallo
Quando venne costruito nel 1985, il laboratorio dell’Olaria Municipal (ceramica comunale) di Odemira, cittadina nel distretto di Beja, a pochi chilometri dall’oceano, sorgeva su un pendio che negli anni è stato scavato per far posto a un parcheggio, lasciando l’edifico isolato al centro del paese.
La proposta di intervento e riabilitazione dello studio di architettura Arde arquitetura+design, ben documentata dal reportage fotografico di Ivo Tavares, crea un volume adiacente al laboratorio di ceramica dove, oltre ai forni e ai locali tecnici, trova posto anche un negozio.
Per risolvere il rapporto dell’edificio con l’ambiente circostante, la piazza accanto all’ingresso principale dell’edificio è stata ridisegnata e sono state integrate due rampe che rendono più fluido il collegamento con la città.
Con l’ampliamento di 565 mq sono stati ricavati gli spazi per un negozio, un magazzino, aree tecniche e un nuovo ambiente di lavoro per i vasai.
L’ampliamento funge da contrafforte al muro danneggiato dell’architettura pre-esistente ed è interamente costruito in mattoni pieni fatti a mano, come i vasi di ceramica che vengono realizzati al suo interno.
La sua forma elementare rende il mattone protagonista di questa nuova costruzione che, da un lato, conferisce al laboratorio un carattere industriale e, dall’altro, lega la materia alla terra, a memoria della collina che è stato scavata accanto all’edificio.
Il nuovo complesso è aperto a ceramisti, studenti e a chi vorrà sperimentare l’arte di lavorare l’argilla o semplicemente vedere l’argilla lavorata nelle mostre che vi verranno ospitate.