Con le sue riflessioni sul futuro della ristorazione, Maurizio Lai ha contribuito al White Paper di DesignTech for Future, promosso dal DesignTech Hub di MIND Milano Innovation District: un documento programmatico per la ripartenza, strutturato in 13 tavoli di lavoro tematici, firmato da una task force internazionale. Il coordinamento del tavolo dedicato alla ristorazione è stato affidato a Lai che, in collaborazione con Paolo Barichella, ha stilato riflessioni e linee guida per il settore della ristorazione per affrontare l’emergenza Covid-19 tra vincoli, sistemi normativi, abitudini di consumo e opportunità che si aprono per chi sa offrire agli ospiti esperienze originali, inventando nuovi processi e format.
Come nel caso di AJI, il marchio di asporto e consegna di cibo asiatico ideato da Claudio Liu, a cui Maurizio Lai ha dato forma, spazio, profondità e dimensione tattile, con un progetto di interior che riflette l’eleganza e l’impeccabile servizio del brand.
Per lo spazio di attesa, diventato ora cruciale, Maurizio Lai ha disegnato un ambiente che agisce sulle emozioni e utilizza la materia per restituire al pubblico i valori del marchio.
Il banco è un monolite in marmo bianco calacatta e sul retro si intravede la cucina scandita dai profili metallici semilucidi. La luce è utilizzata per espandere l’ambiente: il soffitto si trasforma in una tela tridimensionale, con corpi pendenti affiancati a un pattern geometrico costruito con luci e riflessi; la parete allestita a tutta altezza è composta da ripiani e superfici in tessuto metallico retroilluminato. La superficie dell’unico grande tavolo riflette e gioca con la luce, amplificandone l’effetto per dare vita a una texture visiva vibrante.
AJI offre anche il servizio di consegna gestito direttamente dal marchio, con mezzi e personale dedicato. «Il fenomeno del food delivery, di cui già negli ultimi anni si è registrata una forte diffusione e il debutto nel mondo dell’alta cucina, ha di fatto anticipato il mutamento in atto – afferma Lai – Ghost Kitchen o Cloud Kitchen, dedicate alla distribuzione del cibo esclusivamente all’esterno della struttura, andranno a crescere, mentre per gli imprenditori più organizzati e le start-up sarà il momento di lanciare soluzioni innovative».
Non a caso l’imprenditore Claudio Liu, socio fondatore di AJI e titolare anche di IYO e IYO AALTO, ha annunciato anche il progetto di realizzare una Dark Kitchen nella zona est di Milano.