I principi della progettazione passiva e un’innovativa rilettura delle forme del passato sintetizzano l’armonia del creato nella Chiesa di Santa Maria Goretti a Mormanno. La chiesa si presenta come un elemento dominante e originale rispetto al contesto urbano di Mormanno, nel cuore del Parco del Pollino in Calabria. La facciata principale, che si apre sulla nuova piazza della chiesa, è caratterizzata da pochi ma essenziali elementi che definiscono i principali segni di riconoscibilità della tradizione cristiana: il portale di ingresso e la croce.
La particolare conformazione della pianta a croce riprende diverse forme di chiese barocche. In questo modo ogni cappella assume una forma propria per la quale è stato studiato uno specifico allestimento artistico e iconografico.
La pianta dalla forma organica è stata disegnata partendo da elementi curvilinei di alcune delle più belle chiese barocche di Roma e dell’Oratorio Ghisiglieri di San Carlo a Ferrara. Il risultato è un impianto dalla qualità monumentale e dinamica allo stesso tempo in cui lo spazio centrale si confronta e si rapporta in maniera differente con le cappelle laterali. Le opere d’arte sono state ideate tenendo conto del progetto architettonico e della destinazione per far convivere in modo armonico le due discipline senza tradirne l’autonomia.
Studio energetico e bioclimatico.
Realizzati con materiali legati alla tradizione come il marmo, il bronzo e il mosaico, tali elementi si confrontano e dialogano con le linee fluide degli interni, esaltati in maniera scenografica dalla luce naturale che “piove” dall’alto della copertura, progettata per permettere all’edificio di “respirare” limitando il ricorso agli impianti meccanici.
Interno della chiesa (render Engram).