MDW 2018, GLI SPAZI DELLA SPERIMENTAZIONE

Di Lambrate, di cui otto anni fa decretarono il successo come nuova méta della design week milanese, gli olandesi di Organisation in Design hanno conservato solo il prefisso “Ventura”.

Ma, sdoppiandosi in Ventura Future e Ventura Centrale, lasciano via Ventura e il distretto – e questo già si sapeva – per nuove destinazioni. 

Prima di tutto i magazzini della stazione Centrale, sotto le cui volte troveranno spazio, oltre all’atteso progetto di Fabrica, marchi noti ed emergenti tra i quali Agc Asahi Glass con il progetto Soundscape (sviluppato in collaborazione con l´architetto giapponese Motosuke Mandai), horgenglarus con Stephan Hürlemann, Editamateria con Antonio Aricò, Baars & Bloemhoff o l’etichetta americana di abbigliamento Eileen Fisher.

All´affollata presentazione di Ventura projects ha portato il proprio saluto l´assessore all´urbanistica del comune di Milano Pierfrancesco Maran

 

E poi in un’area molto milanese, dal tessuto urbano denso e misto, tra residenziale e artigianale-produttivo, compresa tra Loreto e Piola, non distante dal Politecnico, dove le trasformazioni non mancano, anche se più sottili rispetto ad altre parti della città.

Come nel caso di FuturDome in via Paisiello, edificio liberty del 1912 già residenza degli ultimi futuristi milanesi che un ambizioso progetto di recupero ha trasformato – nella definizione dei fondatori, Ginevra Bria e Atto Belloli – in ‘museo che si abita’, un luogo indipendente metà residenza e metà spazio di avanguardie artistiche.

Qui, dove si è svolta la conferenza stampa di presentazione delle iniziative del prossimo aprile, Ventura Future porterà firme del design italiano che nel proprio Dna hanno i geni della ricerca, dell’originalità e dello stile come Editions Milano, Mingardo e Mason.

Mingardo sarà uno dei marchi presenti a FutureDome

 

A FuturDome si aggiungeranno luoghi contigui come Loft, o prossimi, come gli ambienti della ex-facoltà di Farmacia in via Donatello.

La nuova formula scelta da Ventura Projects si fa dunque più selettiva e di conseguenza più mirata: addio alle friggitorie stile festa dell’Unità e spazio allo stile e alla sperimentazione, in un mix che sottolinea la contiguità tra il design a le forme contemporanee della ricerca artistica. Ma anche, per non trascurare l’aspetto commerciale, metri quadri in quantità per multinazionali in grado di stanziare somme scandalose per stare, anche loro, nel ‘place to be’ che a quanto pare è diventata Milano.

Design circolare: dal riciclo della carta di quotidiano Studio woojai – uno dei designer che esporranno con Ventura Future -ricava queste piccole paper gems

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