Mercato del florovivaismo, le considerazioni di Myplant & Garden

Bene l’export, tenuta della produzione. Ottime proiezioni per il 2021, ombra sui costi per il 2022.

Questi in sintesi i commenti di Myplant & Garden, la fiera leader del verde professionale, sugli ultimi dati ufficiali della produzione orto-florovivaistica italiana, il cui valore nel 2020 si è assestato a 2,65 miliardi di euro, con un calo aggregato del 2,4 per cento sul 2019, più marcato per fiori e piante ornamentali, che più hanno subito le restrizioni di eventi e cerimonie, mentre per i vivai la riduzione si è fermata all’1,9 per cento.

L’Italia conferma il ruolo di esportatore netto del prodotto orto-florovivaistico: anche nel 2020 il valore alla produzione dell’export ha raggiunto i 903 milioni di euro, con un saldo positivo di 423 milioni di euro. Il prodotto più esportato sono le piante da esterno, seguono le talee di vite e piante da frutto e di ortaggi.

«Il florovivaismo è uno dei più colpiti dalla pandemia, ma è anche una filiera che ha dimostrato grandi capacità di ripresa – anticipa Myplant – facendo registrare un aumento record del 33% delle esportazioni di piante Made in Italy nel primo trimestre del 2021. Un trend che l’Istat sembra confermare – in attesa dei dati ufficiali – per tutto l’anno. A minacciare la ripresa del settore è l’impennata dei costi di produzione, con aumenti delle materie prime per imballaggi, energia, concimi, e i costi di trasporto».

Sono circa 24mila le aziende produttrici di piante ornamentali censite dall’Istat. Tra le regioni, il primato della produzione in valore è della Toscana, con quasi 778 milioni di euro e il 55 per cento della produzione nazionale. Seguono Liguria, Sicilia, Campania e Lombardia.

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