Nature, dal 10 ottobre la sesta edizione della Biennale di Pisa

Dal 10 ottobre al 16 novembre Pisa diventerà un laboratorio diffuso, ospitando mostre, conferenze, conferenze ed eventi dedicati al rapporto fra architettura, paesaggio e comunità.

«Nature, il tema scelto per questa edizione della Biennale di Architettura di Pisa, non è una suggestione estetica – afferma Massimo Del Seppia, presidente dell’associazione LP e coordinatore della curatela della manifestazione – ma una presa di posizione culturale ed etica… La Natura è il grande quadro di cui facciamo parte: non un “altro” con cui dialogare, bensì il tutto che ci contiene. È un cambiamento di prospettiva sostanziale ed epocale.
In questa visione, ogni azione progettuale non può più essere pensata come intervento su un contesto, ma come gesto che appartiene a un organismo complesso, in cui le nostre città, i paesaggi, gli ecosistemi e le comunità sono tessere di un unico mosaico. Siamo dentro questo quadro e ogni scelta che compiamo – che si tratti di architettura, infrastruttura o paesaggio – è parte di un equilibrio che ci comprende.
La Biennale nasce da questa consapevolezza: la necessità di immaginare città e architetture non più “in relazione alla natura”, ma “dentro la natura”, con la coscienza che la nostra salute, il nostro benessere e la nostra stessa sopravvivenza dipendono dall’essere parte di un sistema che va mantenuto integro.
Questa edizione affronta sei grandi sezioni di studio – dai sistemi ecologici ai luoghi della cultura, dagli spazi della produzione al rapporto città-natura, fino ai luoghi dell’acqua e all’architettura specialistica – proprio per esplorare l’ampiezza dei campi in cui l’architettura può incidere sulla qualità della vita
».

 

Massimo Del Seppia, presidente dell’associazione LP e co-curatore della Biennale di Architettura di Pisa, intervistato alla conferenza stampa di presentazione della sesta edizione che inizia il 10 ottobre (ph. ©Ughi).

 

Quattro gli ‘ambasciatori’ della Biennale di Pisa: Álvaro Siza, Guido Canali, Paolo Riani e il Renzo Piano Building Workshop, figure che, con coerenza e qualità, hanno saputo esprimere i fondamentali dell’architettura contemporanea: rispetto dei luoghi, ascolto, etica, tensione alla bellezza, alle quali la manifestazione dedica mostra e approfondimenti.

Uno degli appuntamenti centrali sarà – al Fortilizio e Torre Guelfa – la mostra su Álvaro Siza, un approfondimento monografico su una delle voci più alte dell’architettura internazionale, capace di fondere poetica ed etica del costruire.

Gli altri padiglioni, diffusi nel centro storico della città, comprendono gli Arsenali Repubblicani, che accoglieranno sei studi internazionali ospiti, gli Arsenali Medicei, sede della call to action e dei progettisti invitati, la Chiesa della Spina, con la mostra dei progetti sacri di Álvaro Siza, Palazzo Lanfranchi, con le mostre dedicate al RPBW e ad altri progetti speciali, e il Bastione Parlascio che ospiterà la mostra monografica dedicata all’architetto Paolo Riani.

Due padiglioni – la Scala sopra le Logge e l’Atrio del Comune – saranno interamente dedicati a progetti che riguardano Pisa, fra cui la Carta delle azioni possibili e i progetti urbani del Comune. Pisa diventa così una piattaforma di confronto: dal locale al globale, con l’obiettivo di far crescere il dibattito e riportarlo nella città.

Tra le 250 candidature raccolte dalla Call to Action 2025, il comitato scientifico della Biennale ha selezionato 62 progetti, premiando i primi tre classificati e attribuendo cinque menzioni speciali. A questi, si aggiungono 15 progettisti invitati direttamente e 6 studi internazionali chiamati ad approfondire i temi delle diverse sezioni di studio.

Ai tre premiati della Call to Action 2025Barozzi Veiga, Enrico Sassi, Amanzio Farris – si aggiungono le menzioni speciali assegnate a Gaetano Selleri, Dario Costi, Pisastudium, Fabrizio Toppetti e Paolo Marcoaldi.

Il Premio Città di Pisa per la qualità urbana quest’anno viene assegnato a Álvaro Siza.

A Guido Canali viene conferito il Premio alla carriera 2025.

Il programma completo e gli aggiornamenti sono disponibili sul sito ufficiale della Biennale di Pisa.

La manifestazione è promossa e organizzata dall’Associazione LP – Laboratorio Permanente per la Città, rappresentata dagli architetti Massimo Del Seppia, Chiara Barsotti, Pietro Berti e Andrea Iacomoni, che curano anche la direzione artistica e l’impianto curatoriale della Biennale.

Il programma della sesta edizione si avvale del contributo di un comitato scientifico internazionale, presieduto da Massimo Pica Ciamarra, che comprende Roberto Bosi, Silvia Brini, Fabio Daole, Renato Ferretti, Stefania Franceschi, Luca Lanini, Valerio Paolo Mosco, Edoardo Narne, Lia Piano, Pisana Posocco, Guendalina Salimei, Pino Scaglione, Benedetta Tagliabue, Guillermo Vázquez Consuegra.

 

Massimo Pica Ciamarra, Presidente del Comitato Scientifico della Biennale di Pisa, con il co-curatore della Biennale Andrea Iacomoni (ph. ©Ughi).

 

La Biennale gode del patrocinio e del sostegno del Comune di Pisa e della collaborazione delle principali istituzioni territoriali. Anche alla VI edizione è stata conferita la Medaglia di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica, concessa dal Capo dello Stato per l’alto valore culturale della manifestazione.

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