Dopo l’esposizione dello scorso anno al Vitra Design Museum la mostra Night Fever. Designing Club Culture 1960 – Today ritorna al Designmuseum Danmark di Copenhagen (dal prossimo 23 gennaio) e, dal 31 ottobre 2020, al V&A Dundee nell’edificio progettato da Kengo Kuma e inaugurato lo scorso anno in Scozia.
Night Fever ripercorre la storia di nightclub e discoteche, epicentri della cultura pop, dell’avanguardia e della trasgressione in cui si fondevano architettura d’interni e design di mobili, grafica e arte, luce e musica, moda e performance.
Discoteca Flash Back di Borgo San Dalmazzo, ca. 1972. Progetto Gianni Arnaudo, Studio65, foto © Paolo Mussat Sartor |
Gli esempi vanno dalle discoteche italiane degli anni Sessanta, realizzate da esponenti del Radical design, come il Flash Back di Borgo San Dalmazzo e la discoteca Barbarella, realizzate da Gianni Arnaudo con Studio 65, al leggendario Studio 54, dal Palladium di New York progettato da Arata Isozaki, fino ai concept di OMA per un nuovo Ministry of Sound a Londra.
Curatore di Night Fever per il Vitra Design Museum è Jochen Eisenbrand con gli assistenti Meike Wolfschlag e Nina Steinmüller; co-curatori Catharine Rossi (Kingston University di Londra) e Katarina Serulus del Design Museum di Bruxelles ADAM.
Palladium, New York, 1985. Architetto Arata Isozaki, murale di Keith Haring. Foto © Timothy Hursley, Garvey|Simon Gallery New York |
Despacio Sound System, New Century Hall, Manchester International Festival, July 2013. Foto © Rod Lewis |
Gianni Arnaudo, Aliko chair, disegnata per la discoteca Flash Back di Borgo San Dalmazzo, 1972, Gufram. Foto© Andreas Sütterlin / Courtesy of Gianni Arnaudo
|
OMA/Rem Koolhaas, assonometria del Ministry of Sound II, London, 2015. Disegno © OMA |