NOTTI BOREALI

In un paesaggio modellato da lava e ghiaccio il design moderno di Minarc incontra e prende ispirazione dagli straordinari territori naturali dell’Islanda. 

Ion Luxury Adventure Hotel nasce sulla struttura di una precedente residenza costruita per i lavoratori della centrale geotermica di Nesjavellir in Islanda, al confine meridionale del Parco Nazionale Thingvellir, un sito di interesse naturalistico patrimonio dell’UNESCO. La ristrutturazione dell’edificio e l’inserimento di un corpo aggiuntivo sono stati progettati da Minarc, affermato studio di architettura con sede a Santa Monica in California.

Poggiante su pilastri in cemento, citazione culturale locale, l’hotel, collegato a L al corpo originario, appare sospeso sopra un paesaggio di lava e di sorgenti calde che alimentano anche la sottostante Spa con piscina all’aperto(foto courtesy Minarc)

Il concept dell’hotel si ispira all’aspra bellezza del luogo che i progettisti hanno interpretato creando uno spazio totalmente integrato nel paesaggio dove l’ambiente costruito coesiste con la natura riducendo al minimo il suo impatto. Il retro della struttura si appoggia sul versante ricoperto di muschio verde del monte Hengill mentre la facciata, ovvero l’ampliamento progettato da Minarc, rivolta a nord-est verso il lago Thingvallavatn, è sostenuta da pali di cemento. Il nuovo corpo di fabbrica è stato realizzato utilizzando un sistema costruttivo di pannelli prefabbricati e si congiunge perpendicolarmente alla vecchia struttura. Per addolcire l’impatto visivo generato dall’unione dei due blocchi i progettisti hanno rivestito parte del nuovo edificio con una lamiera nera che facesse da connessione tra il vecchio e il nuovo.

I pannelli prefabbricati dell’involucro uniscono funzione estetica ad elevate performance energetiche (foto courtesy Minarc)

Cemento, ferro e vetro si alternano ad una serie di materiali riciclati che sono utilizzati in modo sapiente e creativo in tutto l’hotel: roccia lavica, compensato per le pareti, cartone ondulato per i paralumi e legno di vecchi pallet per i mobili. La struttura senz’altro risponde ai principi dello sviluppo sostenibile: come nel resto dell’isola utilizza l’energia geotermica delle fonti termali per l’acqua calda e il riscaldamento e grazie all’utilizzo di finestre molto grandi permette di sfruttare la luce naturale riducendo al minimo la necessità di quella artificiale, offrendo allo stesso tempo spettacolari viste sul paesaggio circostante.

Prospetto frontale e laterale (disegni courtesy Minarc)

La struttura si organizza su tre livelli. Al secondo piano troviamo la hall dove l’elemento emergente è il banco reception a semicerchio realizzato in roccia lavica e un pannello traslucido bianco – illuminato da led – ispirato al tipico binomio di questa terra: lava e ghiaccio. Lo spazio è aperto ed è possibile ammirare un fantastico panorama dalla grande finestra. Nelle toilette della hall lavabi e controsoffitti sono in calcestruzzo su cui è stata spalmata una resina di gomma riciclata da pneumatici esausti, mentre alle pareti troviamo una carta da parati che raffigura delle cascate. Sullo stesso piano il ristorante Silfra (è ils nome della faglia terrestre che corre sotto l’Islanda e separa la placca europea da quella americana). All’interno del ristorante panche realizzate su disegno di Minarc con un poggiaschiena blu luminoso e un pattern prismatico. Sul lato opposto le finestre sono incorniciate da pannelli in compensato che proseguono verso l’alto seguendo l’inclinazione del soffitto della vecchia locanda. Soffici tende sono collocate tra i pannelli e le finestre stesse.

Vista del ristorante Silfra (foto courtesy Minarc)

La sala delle colazioni, situata nel corpo esistente (foto courtesy Minarc)

Il bar del primo piano è lo spazio più suggestivo: le grandi finestre si estendono su tutta la doppia altezza dello spazio e permettono di ammirare il paesaggio sentendosi parte di esso. Le sedute con angoli in legno si alternano a pouf di lana creando uno spazio molto confortevole. Al piano inferiore la Lava spa è dotata di una piscina esterna naturale di 10 metri riscaldata circondata da una terrazza in legno e altre facilities all’interno. Le camere, caratterizzate da grandi aperture che regalano viste uniche sul paesaggio circostante, sono progettate con stile minimalista. I materiali, non celati da vernici o tendaggi, conservano la loro forza espressiva e il loro valore decorativo per-sè: il cemento a vista delle pareti si fonde con il legno dei pavimenti e degli arredi, mentre gigantografie a parete di cavalli del luogo ricordano ancora il forte legame tra uomo e natura che caratterizza l’Islanda.

L’interno di una delle 45 camere (foto courtesy Minarc)

Una vista sulla piscina della spa, chiamata Lava, e dei pali in cemento sui quali si appoggia la struttura (foto courtesy Minarc)

 



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