NUOVA VITA A DUE EX CASERME BERGAMASCHE

Lo studio Barozzi/Veiga è il vincitore del concorso internazionale di architettura Progetto Montelungo indetto per il recupero e la valorizzazione delle ex caserme Montelungo Colleoni di Bergamo, ormai dismesse da quasi vent’anni. 

Il concorso, promosso dalla società CDP Investimenti Sgr, a seguito di un accordo con il Comune e l’Università degli Studi di Bergamo, prevedeva un lavoro di progettazione, diviso in due fasi, la prima di candidatura, la seconda di progettazione vera e propria, per la creazione di nuovi servizi universitari, spazi pubblici, residenze e locali commerciali, che si integrassero con le aree collettive preesistenti.

“La presenza dell’Università nella Montelungo si colloca con coerenza nella storia e nella vita che ha caratterizzato per decenni la caserma: dove giovani provenienti da diverse parti d’Italia hanno svolto il servizio militare, l’università è oggi la “nuova frontiera” per i giovani che si preparano ad affrontare la vita, dischiudendo loro scenari nazionali e internazionali” ha dichiarato il professor Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo.

Area di progetto  

 

Il complesso da riqualificare, di proprietà del fondo FIV gestito da CDP Investimento Sgr, costituito da fabbricati fino a tre piani fuori terra, ciascuno con una corte interna, è situato nella zona centrale di Città Bassa, circondato da strutture storiche, architettoniche, sportive e culturali quali i borghi Pignolo e S. Giovanni, i parchi Marenzi e Suardi, la Torre del Galgario, il sistema delle antiche Muraine, il Palazzetto dello Sport, lo Stadio, l’Accademia Carrara e la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (GAMeC). 

Il plastico del nuovo complesso progettato dallo studio Barozzi/Veiga

 

Tra i 5 finalisti del concorso, il progetto Barozzi/Veiga è stato scelto dalla giuria come vincitore poiché rispondeva in maniera più appropriata alle richieste del bando, in particolare per quanto riguarda l’inserimento urbanistico dell’intervento, la configurazione degli spazi pubblici e semi pubblici e per l’attenzione conservativa del preesistente . Il progetto propone, infatti, a nord e a sud, connessioni dirette con i circostanti parchi Suardi e Marenzi, l’unione delle corti delle due caserme per la creazione di un nuovo parco urbano interno, connesso al sistema di parchi limitrofi e la costruzione di ridotti corpi edificati che si integrano, per le scelte materiche, per il linguaggio, per le tipologie architettoniche e per i rapporti tra pieni e vuoti con gli elementi storici, mantenendone l’impianto strutturale ad anello delle caserme Montelungo e Colleoni. Inoltre, nell’ottica dell’integrazione alle strategie comunali riguardo i temi della mobilità, il progetto intende disincentivare il trasporto privato, migliorando le connessioni pedonali, ciclabili e del trasporto pubblico.

Render di progetto del nuovo complesso 

 

Lo studio londinese dell’architetto David Chipperfield, i portoghesi Ines Lobo e Joào Maria Ventura Trindade e lo spagnolo Nieto/Sobejano sono gli altri partecipanti candidatisi e selezionati come finalisti della prima fase del concorso.

 

Lo studio Barozzi/Veiga, fondato nel 2004 a Barcellona dall’italiano Fabrizio Barozzi e dallo spagnolo Alberto Veiga, ha vinto numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali fra cui Premio Ajac 2007, Premio internazionale Barbara Capocchin 2011, Medaglia d’Oro dell’Architettura Italiana all’opera prima nel 2012, Premio Giovane talento dell’architettura italiana 2013 e Premio Mies van der Rohe Award European Prize for Contemporary Architecture 2015.

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